Il burning Man Festival: uno dei miei travel dream

C’è una manifestazione che si tiene ogni anno negli Stati Uniti di cui ho scoperto l’esistenza un paio di anni fa, che mi affascina in modo incredibile e che da quel momento rientra nelle mie mete di viaggio da sogno, si tratta del Burning Man Festival in Nevada.

Ho appena consultato il loro sito ufficiale e ho scoperto che quest’anno le date della manifestazione sono dal 25 Agosto al 2 Settembre e ho cominciato a scandagliare ipotetici voli aerei per vedere se questo sogno potrebbe concretizzarsi in un reale esperienza.

E’ da un bel po’ di tempo che non faccio un viaggio negli States ma avevo sentito che adesso, nel programmare un viaggio negli Stati Uniti, è fondamentale ricordarsi che è necessario ottenere l’ESTA.

Di cosa si tratta?

l’ ESTA è un’autorizzazione di viaggio obbligatoria per chi visita gli Stati Uniti per meno di 90 giorni, qualsiasi sia il motivo, lavoro o turismo. La mancanza di questo certificato comporta l’obbligo di fornirsi del più costoso e laborioso visto, e comunque l’assenza di uno di questi permessi comporta il diniego di accesso alla frontiera e il pagamento di una multa.

E’ consigliabile quindi informarsi per tempo quando fare l’ESTA online e richiederlo.

 

Ma per quale motivo mi sono messa in testa di fare un viaggio del genere?

Perché non credo che esista nulla di simile in giro per il mondo e per chi, come me, ama la fotografia si aggiunga la possibilità di portare a casa degli scatti a dir poco incredibili.

Motivo? Innanzitutto la location.

Il Burning Man Festival si tiene a Black Rock City, una città che in realtà non esiste se non in quei giorni del festival  e che è ubicata  sulla distesa salata del Deserto Black Rock: un paesaggio naturalistico stupendo e surreale.

A livello filosofico si tratta di un esperimento sociale. La comunità che si crea vive senza scambio di denaro ma solo il baratto e il dono sono consentiti, i cellulari non hanno campo e le uniche cose che possono essere recuperate in loco sono ghiaccio e caffè, per il resto ogni partecipante deve essere completamente autonomo portandosi tutto quello che servirà alla propria sopravvivenza: acqua, cibo, generatore, cose da campeggio..assolutamente tutto. Ognuno dei partecipanti è libero di organizzare spettacoli di qualsiasi tipo: mostre d’arte, performance, giochi ecc.

Il nome del festival deriva dal tradizionale incendio di un grandissimo fantoccio di legno che avviene il sabato sera.

Le condizioni meteorologiche di questo festival sono piuttosto estreme: di giorno le temperature arrivano a 40 gradi mentre di sera arriva ad esserci freddo, spesso tempeste di sabbia si scatenano improvvise ma nonostante questo, e nonostante i 420 dollari del costo del biglietto per accedervi ( 1200 se volete prenderli in pre-sale)  quasi 70000 persone ogni anno prendono parte alla manifestazione.

Perché?

Credo che le foto siano la risposta più facile da dare.

I partecipanti creano per l’occasione vestiti incredibili, mezzi di trasporto mutanti, performance spettacolari, il tutto circondati dal bianco ottico della distesa di sale: una atmosfera onirica che in qualche modo ricorda quella del famoso film Mad Max. Uno spettacolo che io credo sia veramente indimenticabile!

 

Il burning Man Festival: uno dei miei travel dream ultima modifica: 2019-01-11T10:20:27+02:00 da patrizia

«

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *