Figueres è una cittadina del nord della Catalunya, vicinissima al confine francese, dove ebbe i natali nel 1904 Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí i Domènech, 1st Marqués de Dalí de Pubol , più comunemente detto Salvator Dalì
Proprio a Figueres Dalì costruì il famosissimo Teatro- Museo che è diventato più che il simbolo della città, la città stessa.
L’antico teatro di Figueres, bombardato e praticamente distrutto dalla guerra civile, rimase in stato di abbandono fino al 1960 quando il sindaco della città chiese al suo cittadino più famoso di creare, su quelle rovine, il Museo Dalì.
Proprio quel teatro in cui andava quando lui era piccolo, e quello stesso teatro che ospitò la sua prima mostra d’arte. Dalì non poteva rifiutare.
Ci vollero 14 anni prima che il genio maniacale di Dalì fosse soddisfatto di ogni piccolo particolare di quella che voleva diventasse la sua opera più rappresentativa
La struttura del teatro antico è stata mantenuta nella sua parte recuperabile e integrata con moltissimi elementi ricorrenti nelle sue opere: i figurini da disegnatore per esempio, e le uova: questi elementi sono presenti in moltissimi quadri del pittore spagnolo. Nei particolari poi si esprime il suo surrealismo come per esempio le baguettes sulla testa delle statue nella facciata, o i copertoni di trattore che fanno da base alla scultura in stile neoclassico di fronte all’ingresso o ancora le piccole brioche dorate che costellano, come piccoli pois tridimensionali, tutte le pareti rosso scuro del perimetro esterno dell edificio e i suoi torrioni.
L’insieme del teatro è molto scenografico, è studiato per creare un grande effetto, come se il teatro invece di avere un palco, fosse esso stesso un palco. Ogni particolare è fatto per catturare l’attenzione, più che un progetto artistico si potrebbe definirlo un progetto scenografico. La famosa cupola in vetro, le uova dorate, i torrioni rossi punteggiati di brioche: un colpo d’occhio incredibile, ma che si esaurisce in quello, un soggetto molto più interessante da fotografare che da osservare. Non vi è in questa costruzione il profondo disagio allucinatorio che vi è nelle sue tele e nei suoi disegni che hanno reso Salvator Dalì un artista unico al mondo.
ma sarebbe un errore perdere l’opportunità di visitare il resto della cittadina
Il nuovo teatro in stile modernista,per esempio
ma anche le moltissime sculture di arte contemporanea disseminate per le piazze
senza dimenticare le parti più storiche come il borgo antico della città e la grande piazza alberata
Comments
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Ciao ragazzi!
abbiamo bisogno di voi.
Saremo a Barcellona dalla prossima settimana e dopo aver letto i vostri bellissimi post abbiamo riservato un paio di giorni alla visita di Figueres e Cadaques alla scoperta di DAlì.
Avremmo ipotizzato il seguente itinerario ci date una mano a capire se e come definirlo meglio?
Il primo giorno visita al Castillo di Pubol alle 12 e poi alle 16 visita al museo di Portlligat, a seguire visita di Cadaques.
Secondo giorno visita alle 11.00 del teatro museo Dalì e alle 16.00 visita ad una cantina vinicola della zona.
Cosa ne pensate?
Grazie per i consigli e complimenti per il blog
Ciao Elisa che meraviglia…buon viaggio!!! Direi che ci siamo! Considera che da Pubol a Port LLigat ti ci vorranno una oretta e mezza, le strade non sono velocissime anche se noi l’inverno scorso abbiamo trovato una tranquillità totale a livello di traffico! Dopo la visita a Portlligat vi consiglierei di proseguire la strada che porta a Cap de Creus una decina di kilometri da fare finchè c’è luce con dei panorami che non vi dimenticherete!!! poi si rientra per la stessa strada e potete continuare con la visita a Cadaque
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