Gala Dalì, meglio conosciuta come semplicemente Gala, è stata la amatissima moglie di Salvator Dalì. Il famoso pittore surrealista spagnolo, ha creato per lei una dimora molto particolare, quello che adesso è conosciuto come il Gala Dalì Castle
Questa casa padronale medioevale si trova a Púbol – La Pera , un piccolo villaggio non lontano da Girona, una zona poco frequentata che Dalì aveva scelto come ritiro per quando non voleva essere disturbato dalla mondanità
Dalì trasformò gli spazi di questo palazzo in rovina, per adattarli alle esigenze della sua esigente sposa, così all’ultimo piano il grande guardaroba di Gala è ancora visitabile, così come il grande bagno in cui si possono vedere ancora tutti i suoi oggetti personali tra cui i famosi fiocchi che usava per i capelli
Ovunque il tocco di Dalì è intenso e riconoscibile: la grande stanza con il trono di Gala, i trofei di caccia in pelouche, gli scacchi raffiguranti le sue celebri forme oniriche.
Chi si aspetta di trovare capolavori del pittore rimarrà deluso, pochissime le tele o i disegni presenti, ma quello che qui si avverte tangibile è la bizzarria al limite della pazzia che ha sempre contraddistinto la coppia Gala Dalì
A partire dall’amato cavallo di Gala che Salvator fece imbalsamare e posizionare nelle antiche stalle perchè lei potesse sempre averlo vicino, e affinchè lei potesse anche sempre vederlo, fece fare un buco nel pavimento del salottino in modo tale che dall’alto, coperto da un vetro , lei potesse guardare l’adorato animale.
Nel 1982 quando Gala morì nella loro casa di Cadaque, Dalì fece avvolgere il corpo nudo in un lenzuolo che fu deposto sulla famosa Cadillac dei viaggi di Gala. L’ autista raggiunse il castello di Pubol è lì Dali ordino’ che quel corpo amato fosse imbalsamato e deposto nella cripta del castello
Per due anni Dalì visse in questo castello contemplando e venerando la ” mummia” di Gala sistemata nella cripta in una teca di vetro finchè non fu salvato da un incendio scoppiato nella sua camera da letto, (forse un tentato suicidio) in seguito al quale l’artista fu portato via da Pubol
La parte più artisticamente interessante a mio parere è il piccolo parco
Qui i giochi di siepi e di acqua fanno da cornice alla raffigurazione tridimensionale ed enorme dei suoi famosi elefanti dalle lunghissime gambe, elemento ricorrente in moltissime tele e disegni, in questo spazio sembra che l’inquietante personalità dell’artista spagnolo riesca a creare finalmente armonia, stando in questo giardino si può capire il perchè scegliere questo posto come buen retiro
Vi lascio con un’ ultima piccola curiosità: lo sapevate che il logo dei famosissimi Chupa Chups lo ha disegnato proprio Salvator Dalì?
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