Le Mans è una città che dista poco più di 200 km da Parigi ed è famosa per la gara automobilistica “24h” da noi detta la ventiquattr’ore di Le Mans
Questa competizione, pur avendo portato il nome di questa città ad un livello di conoscenza universale, ha, a mio avviso, tremendamente penalizzato tutto ciò che non sia relativo al mondo automobilistico.
Già ad una prima occhiata sul web è facile intuire quanto sia difficile trovare informazioni su Le Mans che non riguardino il suo circuito, e questo fa sorgere il legittimo dubbio che ben poco ci sia da vedere.
E invece…
La parte vecchia della città, di impianto medioevale, è sopraelevata su una roccia rispetto alla pianura su cui guarda, e grazie a dei bei restauri, è anche piuttosto ben preservata.
Belli i palazzi, molti a graticcio, e le piazzette che sorgono dopo angusti vicoli, tutti in pietra grigio chiara
Ma bellissima sopratutto la cattedrale St Julian.
La sua complessa abside affaccia sulle mura, sopraelevata rispetto alla città nuova, sembra quasi una suntuosa torta nuziale a vederla dal basso
Ovviamente anche noi abbiamo ceduta alla tentazione di visitare il circuito...una prima cosa che ci ha impressionato è stata quanto la periferia della città abbia un aspetto povero, e comunichi nel complesso un senso di disagio.
Arrivati al circuito con nostro grande disappunto scopriamo che questo non è visitabile, mentre si può pagare un biglietto per accedere al museo della 24h
Paghiamo il biglietto e accediamo a questa struttura dentro la quale vi sono alcune macchine d’epoca, molte più moderne, ma anche da qui, nonostante la struttura sia adiacente al circuito non è possibile vederlo in alcun modo, anzi la sensazione è che abbiamo accuratamente chiuso tutte le possibilità di affaccio sul nastro di asfalto…e francamente non ne riesco a capire il perchè.
Il museo davvero non merita il biglietto, le macchine sono poche e tutto sommato non sono neanche speciali. In più lungo tutto il percorso dei commedianti inscenano delle ricostruzioni di vita dell’epoca ( non di corse automobilistiche!!!!!) cercando di coinvolgere il pubblico, parlando solo in francese e insistendo anche con chi il francese non lo parla, insomma andate a visitare Le Mans, perdevi nelle vie del suo centro storico, sedetevi ad uno dei bei caffè delle numerose piazze, ma risparmiatevi in tutta serenità il viaggio fino al circuito!
1 Comment
Pingback: Parigi e ritorno: 3000km di itinerario on the road | Fashion for TravelFashion for Travel