Qualche settimana fa siamo stati “inviati speciali” per GustoPiave, una complessa manifestazione storico gastronomica che si è dispiegata nel territorio veneto bagnato dalle acque di questo fiume che tanta parte ha avuto nella storia italiana. La zona a noi designata è stata quella dove il Piave finiva il suo corso, una lingua di terra a cavallo tra mare e laguna: il Cavallino.

Non mi sono sbagliata, ho scritto dove il Piave finiva il suo corso perchè adesso le cose non stanno più così: il nuovo Piave finisce la sua corsa nel mare di Cortellazzo, una decina di km più a Est, mentre nel suo originario letto scorre ora il fiume Sile.

GustoPiave ci ha dato l’opportunità di scoprire una laguna di Venezia per noi inedita e di incredibile fascino.

Siamo abituati a pensare la laguna di Venezia come una grande distesa di acqua dall’ampio orizzonte costellata di isolette con una densità di costruzioni altissima.

Anche quando con il vaporetto si raggiungono isole più lontane come Burano e Torcello le cose cambiano poco. Qui invece è tutto diverso, eppure Burano è molto più vicina a Cavallino Treporti che a Venezia stessa.

Questi posti sono ricchi di storia e al contempo ricchi di una natura unica in Italia

La storia delle merci, soprattutto legnami, che attraverso il Piave arrivavano a Venezia e che al Cavallino facevano dogana.

Storia della guerra che ha lasciato costruzioni militari particolarmente suggestive col clima autunnale nel loro decadente abbandono

E storia dell’economia visto che questi sono sempre stati gli “orti” di Venezia, dove venivano e vengono tuttora coltivati moltissime varietà di frutta e verdura, nonchè allevate pregiate varietà di pesce.

Ma la magia di questa parte della laguna è data da queste lunghe e strettissime strade che si addentrano tra le acque, senza nessuna costruzione alla vista, e che poi ti sorprendono con piccole corti d’epoca in cui malandate case signorili vantano la loro cappella privata ora adibita a deposito attrezzi

Probabilmente la vicinanza con le spiagge di Jesolo e degli Alberoni ha spostato l’attenzione da questi paesaggi incantati ma finiti i tempi delle spiagge andate a visitare questi posti, tranquilli dopo le baraonde estive e godetevi paesaggi che non pensavate potessero esistere in Italia, godetevi una laguna di Venezia assolutamente diversa dall’immaginario collettivo