Il Lago di Misurina, uno scatto, il senso del Natale.

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 Un unico scatto oggi: quello del Lago di Misurina

Questa foto è stata fatta una decina di giorni fa, il sole era da poco calato, la neve rifrangeva quel poco di luce rimasta e quella luminosissima stella sembrava quasi un ufo sopra il lago.

Ho scelto questa foto e questo luogo perchè guardandola mi fa pensare proprio al Natale

Siamo in provincia di Belluno a 1754 mt s.l.m. a pochi kilometri dalla famosa Cortina e ad un passo dall’ Alto Adige.

Se vi state chiedendo dove sia il Lago, ecco il lago è la distesa bianca che vedete in primo piano, d’inverno infatti il lago ghiaccia completamente, al punto che a febbraio da molti anni si tiene una tappa importante del torneo di Polo Internazionale… proprio sopra il lago ghiacciato!

La particolarità di questa zona è il suo microclima: qui esiste l’unico centro di cura italiano per l’asma infantile. ed è la costruzione più alta che vedete nella foto.

La montagna alle sue spalle invece è il Sorapiss riguardo cui esiste una antica leggenda:

Misurina si dice fosse l’unica figlia del re Sorapiss, che governava le terre comprese tra le Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le Tre Cime di Lavaredo. La bimba, anche se estremamente capricciosa, era l’unica ragione di vita del re Sorapiss,rimasto vedovo. Proprio per la mancanza della mamma il re era sempre pronto a giustificarla. All’età di sette anni, Misurina seppe dell’esistenza di una fata, che viveva sul monte Cristallo, che possedeva uno specchio magico grazie al quale si potevano leggere i pensieri di chi vi si specchiava. Misurina supplicò a lungo suo padre perché le procurasse lo specchio magico, finché Sorapiss acconsentì. La fata resistette a lungo ma, di fronte alle lacrime di Sorapiss, finì per acconsentire, ponendo però una crudele condizione, nella speranza che il re e sua figlia rinunciassero. Dal momento che la fata possedeva un fantastico giardino pieno di splendidi fiori, ma l’eccesso di sole sul monte Cristallo li appassiva prematuramente, chiese, in cambio dello specchio, che Sorapiss venisse trasformato in una montagna, così da proteggere con la sua ombra il giardino della fata. Quando Misurina, felicissima, ricevette lo specchio  e venne informata della condizione, non si tirò indietro, anzi: si mostrò entusiasta all’idea che suo padre, per renderla felice, diventasse una montagna, su cui correre e giocare. Così mentre Misurina contemplava lo specchio, Sorapiss cominciò la sua trasformazione: si gonfiava e cambiava colore, i suoi capelli diventavano alberi e le sue rughe crepacci. Misurina si accorse improvvisamente di trovarsi in alto, sulla montagna che era in realtà suo padre e, colta da un capogiro, precipitò nel vuoto. Sorapiss, nei suoi ultimi istanti di vita, dovette assistere impotente alla morte della sua bambina, così dai suoi occhi ancora aperti sgorgarono talmente tante lacrime da formare due ruscelli, questi si raccolsero a valle formando un lago, che prese il nome di Misurina. Lo specchio, cadendo, si ruppe e i suoi frammenti furono trascinati nel lago dalle lacrime di Sorapiss, dove ancora oggi danno i riflessi multicolori tipici del lago di Misurina.

 

 

Il Lago di Misurina, uno scatto, il senso del Natale. ultima modifica: 2013-12-27T08:16:18+01:00 da patrizia

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Comments

  1. Emanuela
    Dicembre 27th

    Non conoscevo la leggenda ed è sempre molto bello apprendere cose nuove, soprattutto storie tanto affascinanti.
    Davvero un ottimo senso del Natale.
    Auguri!
    Manu 🙂

  2. Giovy
    Gennaio 5th

    Io sapevo che Misurina cadde nel lago per un incidente
    Sorapiss, che era innamorato di lei, si fece trasformare in roccia per restarle sempre vicino.

    Le leggende sono belle proprio per questo.
    Ce ne sono mille sullo stesso argomento.

    • patrizia
      Gennaio 5th

      e’ vero! e poi ogni famiglia le tramanda con dettagli diversi e mescolando verità a favole…tutte perfette per sognare!

  3. Beat
    Gennaio 5th

    Che bella storia…triste ma bella…e poi il posto mi sembra perfetto per vivere l’atmosfera natalizia…

    • patrizia
      Gennaio 7th

      anche io la trovo di una tristezza infinita ma fa riflettere sulla natura umana e questo è un po’ secondo me un po’il senso del Natale

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