Nuove vedute di Cortina fatte come se fossero scattate tanti anni fa… giocando con gli effetti fotografici guardiamo questa famosissima località montana, sinonimo di glamour e vita mondana, con occhi diversi anche per capire perchè Cortina sia, in un certo senso, diventata la montagna per antonomasia.
Questi scatti mi portano alla mente le foto appese sui muri di casa di mia nonna che ritraevano mio nonno giovanissimo, grandissimo sportivo e grande amante della montagna, mentre scalava d’estate e mentre sciava con le pelli di foca in inverno, anni in cui gli sport di montagna richiedevano delle abilità davvero non alla portata di tutti, in cui il fuori pista era quasi l’unica alternativa possibile… scatti che lo ritraevano quasi sempre in queste montagne.
Uno scenario di dolomiti che l’avvolge a 360°, una ampiezza di valle che le regala moltissime ore di sole anche nelle stagioni più corte, tantissime cime raggiungibili in poco tempo..tutti fattori che hanno fatto si che per prima si attrezzasse ad accogliere il turismo, quello che nel tempo era destinato a diventare di massa ma che all’inizio era davvero elitario.
Le olimpiadi invernali del 1956 consacrarono Cortina come destinazione invernale internazionale dando il via al grande turismo, ciononostante la lunga storia turistica di questa valle, o forse proprio per questo, Cortina ha saputo conservare molto bene la sua identità.
Una storia che racconta molto bene Cortina è quella di uno dei suoi negozi più importanti e famosi: La Cooperativa.
Chiunque passi per Cortina ci va, che sia per fare acquisti di lusso piuttosto che per fare la spesa, o anche solo per curiosare tra i souvenir La Cooperativa è una tappa obbligata.
La storia della Cooperativa è strettamente intrecciata alle vicende della conca d’Ampezzo, è in un certo senso la storia della sua gente. Fu registrata alla Camera di Commercio di Bolzano nel 1893 ed è la prima cooperativa di consumo dell’intero Sudtirolo ( di cui allora Cortina faceva parte). Ma le radici della Cooperativa sono ancora più antiche. La vita difficile della montagna aveva dato vita nei secoli ad una rete di solidarietà che si era concretizzata nel fóntego: un magazzino istituito dal Comune per fornire a prezzo di costo, e talvolta gratuitamente ai più bisognosi, i beni di prima necessità.
Fu la chiusura del fóntego, a dare l’imput, ai 25 fondatori, della costituzione della Società Cooperativa.
All’inizio infatti il punto di vendita era un modesto magazzino aperto poche ore la settimana, con un solo dipendente dove, solo i soci, potevano acquistare beni di prima necessità: grano, granoturco, farina stoffe, sale, petrolio, olio, cuoio, ferramenta.
La Cooperativa ebbe subito successo, e così in breve fu possibile acquistare una sede propria: una modesta casa al n. 58 della “Strada Regia”, oggi Corso Italia dove ancor oggi la Cooperativa si trova.
Negli anni praticamente tutte le famiglie residenti diventarono soci tanto che perfino durante la Grande Guerra, sia pure in modo limitato, la Cooperativa riuscì ad assicurare gli approvvigionamenti alla popolazione.
Il fatto che non solo la Cooperativa esista ancora, ma che sia tra i tantissimi negozi extralusso di Cortina, sia una tra le mete di shopping più in voga, la dice lunga sui cortinesi e sulla loro gestione del territorio e delle risorse turistiche.
Una gestione mirata a tener salda la loro identità, servendo il turismo senza snaturare i propri luoghi, limitando le possibilità di costruire, ma anche senza mai piegarsi eccessivamente alle mode e senza mai dimenticarsi di chi Cortina la vive tutti io giorni e non da turista, una politica che non solo si è rivelata vincente mantenendo il glamour di Cortina stabile negli anni, ma anche conservando una cittadina, che nonostante i flussi incredibili di capitali, rimane una bellissima località di montagna vera.
Comments
tappa fissa in quel di cortina la cooperativa! se passo per il centro e la trovo aperta ci faccio sempre volentieri una bella visita :)) bellissime foto, complimenti 😀 ciao Andrea
Per me il problema con la cooperativa è uscirne!!! 😉 grazie mille Andrea un abbraccio