Se vi lasciassero scegliere, quale sarebbe l’ultimo piatto della vostra vita?
Mi hanno fatto questa domanda
ma io a questa domanda non posso rispondere.
Qualsiasi cosa rispondessi saprei che non riuscirei più a mangiarla senza richiamare alla mente il concetto di “ultima cena”, non la mangerei mai più.
Legare il cibo ad una situazione di angoscia è per me impossibile.
Allora cerco una scappatoia. Chi mi ha fatto questa domanda è un titolo.
Il titolo di contest legato alla mostra Henry Hargreaves, No Seconds – Comfort Food e Fotografia.
Rileggo… “Chiudere gli occhi e lasciarsi andare, scavando nella memoria, fino a rivivere il flash di un’emozione, portata dall’esile nuance di un gusto, di un aroma dimenticato. Ecco che improvvisamente ci appare una stanza, un volto, un gesto a noi caro…Comfort Food. Ritrovare il proprio piatto “ultimo desiderio”…..
e mi fermo.
La mia natura ottimista ha trovato la via di scampo.
L’ultimo desiderio…
Ripercorro le pagine di questo blog: tornano fuori piatti meravigliosamente raffinati, così come cibi puri fatti come una volta, ognuno di questi cibi è legato ad un ricordo bellissimo: la splendida cena del mio compleanno, il formaggio dal sapore che pensavo non esistesse più, la mia pizza preferita,l’amico ritrovato che ha cucinato per noi….
Nella mia mente ripercorro tutti questi sapori e con loro tutte le persone e i momenti a loro legati, immagino di gustarli uno a uno
e dopo una tale abbuffata finalmente ci sono… ho un solo ultimo desiderio…
La mia adorata tisana alla liquirizia!
…e domani è un’altro giorno!
Se volete partecipare al contest troverete tutte le info qui