La Camargue è uno di quei posti dove siamo stati molte volte, in varie stagioni ed ogni singola volta c’è una cosa che ci fa una grande tristezza…
… la fila di gente che paga il biglietto per entrare al centro di osservazione guidato della Camargue.
Se c’è una cosa meravigliosa di questo posto è la sua estrema vastità, il suo essere selvaggia nei limiti che un luogo europeo possa essere selvaggio, e le sue strade che corrono per kilometri tra acqua e vegetazione lasciata incolta
I famosi torelli neri che vengono usati nelle Corse Camarguesi, versione sportiva della corrida in cui l’animale non viene ucciso e tutto sommato è solo l’uomo che la rischia.
I tipici pony grigi col muso montonino detti appunto Camarguesi
e gli immancabili splendidi fenicotteri rosa.
Certo chi crede che in Camargue esistano cavalli bradi deve convincersi che questa è una leggenda, e a maggior ragione i piccoli torelli neri sono anch’essi tenuti in amplissimi terreni recintati.
Basta davvero poco per vederli, uscire dai soliti circuiti, prendere qualche strada meno battuta e li vedi tra la vegetazione giocare in piccoli branchi, o guardarti interrogativo studiando perchè tu ti sia fermato in lontananza a guardarli.
Per quel che riguarda poi i fenicotteri rosa, sono tanti , tantissimi ed è assolutamente impossibile non incrociarne almeno un gruppo. Sono schivi, non è facile fotografarli da vicino, ma sono liberi e l’emozione di scorgerli tra l’acqua rada è imparagonabile e quella di entrare in un circuito preparato… la Camargue è un enorme zoo safari con dei colori e paesaggi unici al mondo, risparmiate quel biglietto e provate a cercarli, troverete la Camargue più vera.