Reggiolo, operosa pianura padana, operoso paese emiliano. Italia.
Gli appassionati di alta ristorazione conosceranno questo paese perchè vi ha sede Il Rigoletto, ristorante due stelle Michelin, creatura dello chef Gianni D’Amato e di sua moglie Fulvia.
Ed è proprio la signora Fulvia che ci permetterà di prendere parte ad un evento eccezionale di cui vi parleremo tra non molto in un altro post, ma prima di tutto ci fa l’onore di raccontarci la storia del Rigoletto e di Reggiolo avvisandoci però che l’unico modo per capire veramente questa storia è fare una passeggiata tra le vie di Reggiolo, magari di sera.
E noi l’abbiamo fatto.
E’ passato un anno dal tremendo terremoto, e se allora vedere gli squarci causati da una natura violenta poteva essere straziante, adesso a distanza di molti mesi vedere le ferite non rimarginate è infinitamente doloroso
Abilissime mani hanno trasformato i teloni che delimitano le aree danneggiate in opere d’arte a cielo aperto. Altre hanno creato delle sculture che dialogano con le macerie
L’immagine che mi salta alla mente è quella di una bellissima donna sfigurata che però si trucca, che vuole mantenere la sua dignità, che non si vuole nascondere e che vuole vivere, nonostante tutto.
E’ passato un anno, mediaticamente il fenomeno non interessa più, ma i problemi sono gli stessi, la farmacia nel container davanti la rocca parla, il ristorante Rigoletto chiuso con le sue crepe e la sua targa scintillante parla.
Le persone invece parlano meno.
La gente di queste terre è operosa, non vuole piangere e non vuole nemmeno fare polemiche, preferisce agire, e reagire.
Poi però quando parlano vieni a sapere che sono recentemente arrivate le cartelle per il pagamento delle tasse, già quelle tasse che ai terremotati erano state sospese. Sospese non abbonate.
Oppure ancora scopri che chi aveva stipulato una assicurazione privata non poteva accedere ai sussidi statali, ma le assicurazioni private non hanno ancora dato il via ai rimborsi.
Chi si è rialzato lo ha fatto con le sue forze
Forze economiche ma anche con la forza delle idee. Come a suo tempo la vendita delle forme di Parmigiano Reggiano danneggiate che ha avuto riscontro ovunque nel mondo, e come adesso l’iniziativa “Chef all’Opera” di cui vi parleremo prestissimo
Comments
Grazie Patrizia.
Grazie Gabrio.
Questo è il piccolo granello che comunque fa salire il livello di allerta sulle dimenticanze del mondo rapido ed inumano che viviamo.
Per questo ho proposto di fare l’incontro dei Trippando’s qui.
Perchè se lo meritano.
Pace e bene…
hai ragione Ernesto!
Per fortuna ci sono belle persone come voi a mantenere viva l’attenzione! Speriamo di rivederci presto!
le belle persone non siamo noi , ma Fulvia e chi come lei lavora per rimettersi in piedi! quanto al rivederci Luca mi auguro che questo sia presto anzi prestissimo! un bacio a voi tre!!
bravi. grazie per aver riportato alla luce il quasi dimenticato terremoto dell’emilia… e grazie di queste belle foto e parole!
grazie a te Silvia che ci dai sempre spazio e supporto!!
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