Sotto tiro in che senso vi chiederete?
Stupinigi è una delle classiche gite fuori porta per Torino e dintorni, e così anche noi, di ritorno dal pinerolese dopo Social Chef Piemonte, abbiamo fatto tappa al capolavoro del Juvarra
Il sole finalmente splende dopo le giornate piovose e nevose che abbiamo passato e quindi ci crogioliamo volentieri nei bellissimi giardini
Questa dimora sabauda disegnata dall’architetto Juvarra e terminata da Benedetto Alfieri si trova a pochissimi kilometri da Torino ed è una meta imperdibile per chiunque si trovi nella zona. In questa complessa struttura, che bisognerebbe poter ammirare dall’alto per poter comprendere appieno ( una bella foto aerea potete vederla qui), gli architetti riescono in pieno nel loro intento di plasmare lo spazio come parte integrante del territorio.
Non è la prima volta che veniamo in questo posto ma ogni volta resto estremamente affascinata dalla sagoma imponente del cervo che si staglia in cima alla cupola della casina, a rimarcare la funzione per cui è stata voluta questa costruzione reale: la caccia
E proprio il tema della caccia ci riporta alla memoria l’appena concluso Social Chef Piemonte che ci ha permesso di conoscere una realtà davvero particolare:
Sotto Tiro: il poligono di tiro privato più grande d’Italia
Ed ecco quindi il motivo del gioco di parole del titolo, che mi perdonerete, usato per incuriosirvi un po’ 🙂
Non amiamo la caccia e tanto meno le armi, ma conoscere le cose sì, e quindi entrare in questo posto e saperne un po’ di più dalla bocca del proprietario è stato estremamente interessante.
E non solo per i sofisticati sistemi di sicurezza e le dotazioni sportive e ludiche di cui è dotato ma soprattutto perchè ci ha aperto gli occhi su un problema a mio parere davvero molto grave: in Italia non esiste, a differenza di tutti gli altri paesi europei, nessuna regolamentazione che tenga monitorato lo stato mentale e fisico dei possessori di porto d’armi. Parallelamente non esiste alcun obbligo di revisione delle armi possedute. Le due cose unitamente ad altri dettagli ( tipo l’esistenza dei nulla osta concessi a detentori di armi ereditate, pratica unica in europa) ci rendono in maniera preoccupante, completamente non tutelati. Se i possessori di armi fossero costretti, quanto meno una volta all’anno, a far revisionare i loro i strumenti e almeno una volta ogni sei mesi ad esercitarsi al tiro al poligono sicuramente sarebbe un beneficio per tutti: per noi cittadini che avremmo più sicurezza, per i poligoni di tiro (privati e non) che potrebbero diventare un business, e per lo stato che avrebbe un indotto di tasse enorme (come accade per le revisioni dei veicoli)…insomma direi che di cui riflettere!
Comments
che belli i vostri articoli sulla mia città e dintorni! nostalgia
detto da una che questi posti li conosce così bene è un complimento ancora più bello! grazieee