Assisi, odi et amo.

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Assisi… chi non conosce Assisi?

La città del patrono d’Italia è una delle mete più visitate di tutta la penisola, pellegrini e turisti tutti concentrati in un paese non piccolo ma sicuramente troppo piccolo per riuscire a mantenere una sua identità tra le folle che tutti i giorni lo attraversano

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La famosa basilica di San Francesco oltre essere un luogo di culto veneratissimo, custodisce uno dei più importanti cicli pittorici dell’arte antica: gli affreschi di Giotto, salvati e ripristinati dopo il violento terremoto di pochi anni fa.

Entrare in un posto del genere, credenti o meno che si sia, suscita un sentimento di rispettoso silenzio: ammirazione, devozione, contemplazione, ognuno ha i suoi personali motivi, ma non si può rimanere indifferenti.

E invece è triste che per tutta la cattedrale vi siano dei frati che microfono alla mano abbiano il compito di richiamare al silenzio, continuamente. E le persone riprese non sono ragazzini, non sono solo stranieri, anzi.

fashion for travel

Purtroppo questa sensazione ti accompagna per tutta Assisi, nelle strette strade in cui le comitive scorrono a fiumi, negli alberghi in cui il trattamento è pressapochista a discapito delle stelle, nei ristoranti turistici dove la buonissima cucina umbra diventa  sciatta e piatta,

e se da una parte la cosa ti fa rabbia, dall’altra pensi alla gente a cui bisogna chiedere di non urlare in una chiesa, e allora pensi che forse, di certo non fanno bene a trattare i turisti così, ma un po’ se lo meritano

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 Eppure non tutta Assisi è così

Pur essendo un paese percorribile da un capo all’altro in un quarto d’ora, anche qui basta svoltare per il vicolo giusto e ritrovare l’Umbria vera.

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Già salire verso il castello e guardare i tetti da lontano ti fa re-innamorare di questo bellissimo paese

I vicoli di questa parte della cittadina sono vivi, niente souvenirs ma persone che qui abitano.

Entriamo in un bar sui cui tavolini tantissimi anziani giocano a carte, la Assisi delle orde turistiche è lontanissima, il caffè è buonissimo e costa pochissimo.

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Usciamo e cerchiamo l’anfiteatro romano, ho letto da qualche parte che dovrebbe esserci, dei resti forse, ma sono sicura che ne ho letto. Appena ci vede indecisi un signore da una panchina ci chiede se abbiamo bisogno di indicazioni, sorrido grata e gli dico cosa cerco. Ridendo mi indica un piccolo quartiere a pochi metri: avvisandomi che ci troverò poco: l’anfiteatro non c’è più e le case sono state costruite lì dove era e la forma della strada è rimasta unica testimone del suo passato romano, andiamo a vedere. I gatti scappano quando arriviamo e le signore salutano dalle soglie dove sono sedute, arriviamo a Porta Perlici, ci passiamo sotto e un cartello ci avvisa che Assisi è finita, ma lo immaginavamo: non c’è più nulla. Ecco qui Assisi è splendida a qualsiasi ora.

Il resto della città se potete visitatelo di sera, la luna nel cielo sopra la basilica è meravigliosa, girare selle sue vie deserte costellate di magnifici palazzi medioevali sarà stupendo, e Assisi manterrà la sua poesia di vero gioiello dell’Umbria.

Assisi, odi et amo. ultima modifica: 2013-10-03T10:42:35+01:00 da patrizia

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Comments

  1. gabriel
    Ottobre 3rd

    Assisi è bellissima ma, per i miei gusti, le tue foto sono troppo sature e cariche. La città è bella al naturale, lascia che mostri la sua bellezza senza eccedere nel ritocco fotografico. 🙂 Un slauto

    • patrizia
      Ottobre 3rd

      Dei gusti non si discute caro Gabriele, ma se già sei capitato tra le pagine di questo blog avrai notato che la componente fotografica è molto rilevante nei nostri articoli, non è solo un contorno alle parole, ma anzi sottolinea visivamente quello che noi abbiamo visto e vissuto, non è nostra intenzione avere un approccio da reporter, non lo sono i nostri articoli e non lo sono le foto. Ovviamente i gusti sono gusti. Però nessuno “eccede” e nessuno “usa troppo” perchè queste parole è giusto usarle per sottolineare errori e non per esternare gusti personali. Un saluto a te

  2. acasadiclara
    Dicembre 18th

    noi abbiamo avuto la fortuna di andarci due giorni a dicembre. è stato bellissimo. non c’era nessuno. davvero un’altra Assisi rispetto ad esempio a Pasqua, dove vieni travolto dai turisti.

    • patrizia
      Dicembre 18th

      Certi posti bisogna assolutamente “cercarli” in momenti morti perchè possano esprimersi al loro meglio!

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