Sia io che Gabrio abbiamo passato anni a fare le nostre vacanze invernali in montagna, sciando con i nostri genitori e poi una volta insieme, a parte sporadici casi, non l’abbiamo più fatto, e non certo perchè ci fossimo stancati di sciare.
Mi sono chiesta molte volte il perchè, solo la coincidenza di trovare ogni volta una occasione irrinunciabile che ci portasse altrove o cos’altro?
Dopo molte discussioni siamo giunti ad una conclusione: quei posti ci annoiavano.
O perchè nel tentativo di offrire tutto sembravano delle piccole città in miniatura, o perchè all’opposto nel concentrarsi esclusivamente nella proposta sciistica erano troppo limitanti: insomma a conti fatti un amore di un weekend end ma non di più.
Siamo arrivati a pensare che forse siamo troppo irrequieti per godere una intera settimana dell’atmosfera magica della montagna.
In realtà lo conoscevamo già, ma mordi e fuggi, senza esserci fermati a viverlo.
Abbiamo avuto occasione di scoprirlo come destinazione questa estate e ci aveva incantato per i paesaggi e le alte vie praticabili, ci siamo tornati qualche giorno fa con la neve che la fa da regina e adesso possiamo confermare che non si tratta di infatuamento: si, questa volta in questo posto ci fermeremmo davvero!
Cos’ha di diverso? Tutto e niente, ma per la prima volta da quando sono “adulta” stando qui ho avuto la sensazione di vivere la montagna vera.
Non voglio dire eresie: mio nonno, pur essendo cittadino, andava a sciare con le pelli di foca quando impianti non ne esistevano e riscendeva per quello che allora non si chiamava fuori pista, e d’estate scalava cime importanti con attrezzature che adesso farebbero rabbrividire anche in agosto…
… insomma chiaro che la montagna vera con la M maiuscola ha altre modalità da come la facciamo noi, ma anche rimanendo in una dimensione “turistica” qui si può assaggiare quella sensazione.
In posti come il Passo san Pellegrino si vive con i ritmi della luce, inevitabilmente quanto cala il buio ti ritiri ed è quindi importante più che altrove trovarsi una “cuccia” accogliente, che riesca ad essere una vera casa per la tua breve permanenza.
E qui abbiamo trovato l‘Hotel Costabella di cui si possono dire un sacco di cose: che ha una posizione fantastica, che ti fa arrivare alle piste ( di discesa o di fondo che siano) con gli sci ai piedi, che è nuovissimo e pieno di confort, che ha una zona benessere bellissima con una sauna in cui persino io sono riuscita a stare dentro senza sentirmi soffocare, che si mangia molto bene…
…ma le cose fondamentali da dire sull’Hotel Costabella sono due.
La stanza sa diventare tua dopo pochi minuti che la vivi: seduta sul grande divano in pelle e bevendo l’acqua di fonte dalla tua “spina” personale dimentichi di stare in una stanza d’albergo e quando la mattina apri gli occhi, scosti la tenda, e ti rinfili sotto il piumone per goderti le cime rocciose gialle oro per il sole nuovo…. ti sembra di essere stata lì da sempre.
La seconda cosa è Patrizio, il proprietario. Non solo per la sua indiscutibile professionalità, ma soprattutto perchè lui in questo posto c’è cresciuto, lo conosce, lo ama ed ha una incredibile capacità di trasmetterti tutto ciò che Passo San Pellegrino sa essere.
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