Siamo stati a Reggio Emilia un pomeriggio di fretta.
Eravamo invitati ad una manifestazione benefica nel bellissimo teatro municipale e siamo arrivati qualche ora prima approfittandone per fare una passeggiata in questa città che non conosciamo.
Poche ore, troppo poche, giusto il tempo di scattare qualche foto e di incappare in una manifestazione marocchina che per qualche minuto ci ha fatto perdere l’orientamento con i suoi suoni e i suoi costumi!
Ci sono piaciute le architetture del suo centro storico, le sue botteghe di alimentari come quelle di una volta e i suoi eleganti caffè, ci è piaciuto enormemente il suo Teatro, che quello si, abbiamo avuto modo di vedere bene, e ci sono piaciute anche quel paio di gallerie d’arte che abbiamo intravisto.
Ci sono piaciuti alcuni personaggi che in questa città abbiamo conosciuto: ci ha rubato il cuore una produttrice di miele che si è commossa raccontandoci di cosa fanno le sue api
e poi abbiamo conosciuto L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia che prevede un disciplinare ancora più rigido del fratello più famoso di Modena.
Insomma una città che ci ha stupito e da cui ci piacerebbe essere stupiti ancora!