Tanti sono i modi in cui viene definita la città turrita: Bologna la dotta per la sua università importantissima nei secoli, Bologna la grassa per la sua buona cucina, Bologna la rossa per il colore ricorrente dei suoi mattoni
“Cose” da vedere a Bologna ce ne sono tantissime, non solo le arcinote torri pendenti, Asinelli e Garisenda, e non solo il “Gigante”, la monumentale statua del dio Nettuno che placa le acque, fusa in bronzo dal Giambologna nel Cinquecento,nella omonima piazza.
C’è San Petronio, seconda per lunghezza solo alla basilica romana di San Pietro, con la sua incredibile meridiana lineare
C’è l’Archiginnasio con l’antico teatro anatomico, c’è la meravigliosa Piazza Grande, e la pinacoteca che conserva opere dei Carracci, di Guido Reni e del Guercino.
E ancora c’è la chiesa di Santo Stefano costruita a imitazione del tempio di Gerusalemme,e il palazzo della Mercanzia.
E ovviamente l’università: la nascita dell’ Alma Mater si fa risalire al 1088, ma è nel 1158 che grazie a Federico I l’università diventa, per legge, un luogo in cui la ricerca si sviluppa indipendentemente da ogni altro potere. A Bologna studiano personaggi come Dante Alighieri e Francesco Petrarca.
Bologna adesso è una delle città più internazionali d’Italia, anche e soprattutto grazie alla sua università che ha mantenuto intatto il suo prestigio e richiama studenti da ogni parte del mondo: se ti siedi in un caffè almeno uno dei tavoli vicino a te parlerà in una lingua straniera.
Ma Bologna è bella anche e soprattutto per la sua gente che è solare e ha voglia di condividere: lo si capisce dai mille locali (diurni i serali che siano) tutti pieni di gente, lo si capisce da come vengono fruiti gli spazi pubblici tipo la bellissima biblioteca Sala Borsa affollata non solo di studenti; lo si capisce anche dal tuo vicino che mangiando una piadina si infila nei tuoi discorsi per suggerirti un posto diverso da quello di cui stavi parlando tu per finire la serata.
Non da ultimo in questi mesi Bologna ospita anche l’importante mostra de La Ragazza con l’orecchino di Perla di cui vi abbiamo parlato: un’ ottima scusa per scoprire Bologna se ancora non la conoscete!