La nostra esperienza TBEX Europe 2015 a Lloret de Mar

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Aprire il blog di Fashion for Travel ha dato vita a tante nuove prime volte per noi, alcune legate strettamente al viaggio, altre, come in questo caso, legate al lato professionale di questa cosa che molti ancora non si capacitano possa essere un lavoro. Questo di Lloret del Mar è stato il nostro primo TBEX.tbex-studiogabriotomelleri-2

TBEX è una conferenza che si svolge annualmente in tre grandi macro-zone mondiali: Europa Asia America, nel 2015 per l’Europa si è svolta in Costa Brava appunto ( e per il 2016 appuntamento a Stoccolma dal 14 al 16 Luglio)

Ma che cos’è in sostanza TBEX? E’ un congresso internazionale di travel blogger professionisti in cui ci si conosce, si seguono seminari, si incontrano potenziali partner.

Mentre scorrete le righe le foto che state guardando sono quelle del meraviglioso party di benvenuto che l’ufficio del turismo Costa Brava Pireneu de Girona  ha organizzato per noi in una splendida spiaggia di Lloret de Mar.

Uno dei momenti topici della festa è stata l’esibizione dei Castellers, i famosi Castelli umani tipici della tradizione Catalana. Non è la prima volta che abbiamo la fortuna di vederli, ma è sempre uno spettacolo emozionante e fortemente simbolico a cui assistere.

Simbolico perché è la prova che l’unione e la condivisione non solo fanno la forza ma ti fanno raggiungere vette altrimenti impossibili, perché ti mostra come anche sei “piccolo” puoi diventare fondamentale e far risplendere il lavoro di tutti.

Condivisione: una parola che noi “social” conosciamo bene e usiamo spesso ma di cui forse abbiamo perso un po’ di vista il significato.

Quello che ho imparato a TBEX è che la condivisione deve essere la nostra arma: condividere il nostro sapere con i nostri colleghi non deve essere visto come un dare loro in mano le nostre armi, ma come una crescita collettiva che ci farà percepire finalmente agli occhi del mondo come dei professionisti. Perché purtroppo questo è ancora uno dei punti non superati.

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Non crediate infatti che la problematica sia solo italiana, anche se indubbiamente da noi le cose sono un pochino più indietro.

Illuminante è stato assistere alla conference di Jodi Ettenberg di Legal Nomads che ha puntualizzato molto sul fatto che la prima consapevolezza di essere dei professionisti deve partire da noi e se qualcuno chiedendoci se il nostro possa essere considerato un lavoro ci mette in crisi, allora soffermiamoci a capire quanto lavoro c’è prima di un progetto di viaggio , quanto durante, e soprattutto quanto dopo e ricordiamoci quando viaggiavamo per hobby e la nostra unica preoccupazione era fare la valigia.

Chiaramente non è solo la mole di lavoro a fare di noi dei professionisti, non è mai abbastanza il messaggio che sottolinea che siamo degli imprenditori e come tali è compito nostro affermarci su un mercato che può avere molti competitors e quindi la ricetta è differenziarsi per l’unicità del prodotto offerto. Questo è il messaggio che in un modo o nell’altro è passato attraverso i numerosi e competenti interventi a cui siamo riusciti ad assistere

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I dati che riguardano il nostro mercato sono molto incoraggianti: il 9,7% della popolazione mondiale lavora nel turismo: uno dei pochi in crescita.  Circa l’80% degli operatori di settore si dichiarano disposti ad investire denaro per articoli scritti da esperti, e una percentuale leggermente più alta per avere foto e video professionali.

Tornati a casa rileggiamo gli appunti, guardiamo le slide e quello che ci ha dato TBEX alla fine è comunque il regalo più bello: una fortissima motivazione, la voglia di andare avanti e la conferma che la direzione è quella giusta!

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La nostra esperienza TBEX Europe 2015 a Lloret de Mar ultima modifica: 2015-05-12T11:36:33+01:00 da patrizia

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Comments

  1. Simona
    Maggio 15th

    Interessante leggere questa esperienza e per questo mi piacerebbe parlarne… Quando si dice che bisogna far sì che i blogger acquistino “fama” o meglio “autorità in ambito professionale”, però, mi sembra una contraddizione in termini. Per essere “blogger” basta aprire un blog (cosa fattibile da tutti, anche coloro che lo fanno solo per il piacere di aver un blog personale)… Per questo non vedo come il termine “blogger” possa sdoppiarsi se mantiene la stessa radice! 😉
    Oppure si intendeva qualcosa di diverso?

    • patrizia
      Maggio 15th

      Ciao Simona,
      certamente si può essere blogger per hobby oppure per lavoro, così come si può essere scrittori per passione oppure essere pubblicati da case editrici. Però fore non ho capito la tua domanda…

  2. Simona
    Maggio 15th

    Ahahaha… colpa mia! Intendevo solo che finché non si arriverà a stabilire i criteri per definire “un travel blogger professionista” penso che non sarà così semplice difendere o promuovere la “categoria professionale”, ma si potrà solo difendere il proprio lavoro più che quello dei blogger in senso lato… Che dici? Ora sono riuscita a spiegarmi?
    Mi aveva colpito questo concetto: “ma come una crescita collettiva che ci farà percepire finalmente agli occhi del mondo come dei professionisti. Perché purtroppo questo è ancora uno dei punti non superati”… che condivido, ma che vedo ancora troppo confuso 😉

    • patrizia
      Maggio 18th

      Hai proprio ragione, però la direzione da seguire è quella e, secondo me, non tanto cercando dei paletti che possano definire chi è professionista e chi no, ma semplicemente portando il nostro lavoro ad un livello tale che la domanda non si porrà semplicemente più perchè sarà palese. Non è un problema solo della nostra categoria in fin dei conti, tantissime professioni cosiddette creative soffrono dello stesso problema ma alla fine, come singolo, è solo la qualità dei tuoi “prodotti”, i risultati raggiunti,la quantità del tuo impegno e dedizione che fanno di te un professionista

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