La Turbie è un piccolo delizioso paese provenzale che si trova giusto sopra il Principato di Monaco, ed è anche il punto culminante della Via Julia Augusta, che seguiva le coste della Liguria e quelle della Costa Azzurra.
Per raccontarvelo bisogna partire da un po’ di storia:
L’imperatore romano Ottaviano Augusto impone l’autorità romana ai popoli delle Alpi tra l’anno 25 a.C. ed 13 a.C.. Il Trofeo delle Alpi de La Turbie è innalzato nel 6 a.C., in onore d’Augusto, pacificatore delle Alpi Marittime, e marca la frontiera tra l’Italia e la Gallia.
La provincia delle Alpi Marittime è creata nel 7 a.C., ed è una provincia romana militare, posta direttamente sotto la dipendenza dell’imperatore di Roma. La città romana di Cemenelum, ( Cimiez– Nizza) , fondata nel 13 a.C., ne diviene la capitale.La provincia è attraversata dalla via Julia Augusta, una strada romana che collega la Gallia cisalpina alla Gallia transalpina e svolge un ruolo militare e commerciale importante, che passa per Vence, Cemenelum, La Turbie e Ventimiglia.
Quando arrivi al paese di La Turbie la vista del Trofeo di Augusto è quasi opprimente: le sue dimensioni sono impressionanti e sembra quasi l’opera di un gigante che ha poggiato in mezzo al minuscolo paesino questo edificio gigantesco.
La visita del Trofeo di Augusto è a pagamento, la visita comprende un piccolo museo costruito in fianco al trofeo e la possibilità di salire insieme alla guida sopra l’enorme basamento.
La costruzione segue il modello architettonico vitruviano del Mausoleo di Alicarnasso, e nella sua interezza aveva un piedistallo quadrato di 38 m di lato, sulla cui facciata occidentale era apposta un’iscrizione con la dedica ad Augusto. La più lunga iscrizione latina scolpita conosciuta nella storia antica.
Sopra il piedistallo un ulteriore basamento, anche questo quadrato ma più piccolo su cui poggiavano 24 colonne, con capitelli dorici, poste in cerchio.
All’interno del colonnato si trovava una torre cilindrica in cui, alternate alle colonne, si trovavano delle nicchie dove erano state collocate le statue dei comandanti militari che avevano partecipato alla spedizione.
Sulle colonne poggiava infine una copertura conica a gradoni, coronata da una imponente statua di Augusto in bronzo dorato raffigurato nell’atto di sottomettere due barbari inginocchiati ai suoi piedi. Per un’altezza totale di quasi 50 metri
Durante la guerra di successione spagnola Luigi XIV ordinò la distruzione di tutte le fortezze conquistate ed il Trofeo di Augusto subì la stessa sorte e venne minato e fatto esplodere nel 1705.
Ne seguì una intensa attività di saccheggiamento dei materiali tanto che prima del restauro degli inizi del XX secolo, non rimanevano che quattro colonne intatte, e si è riusciti a ricostruire quasi completamente solo la facciata occidentale con l’iscrizione.
La vista dal trofeo è ineguagliabile, coprendo tutta la costa dalla liguria fino a Saint Tropez, e infine, se ne avete la possibilità, aspettate le tenebre e godetevi lo spettacolo del Trofeo di Augusto illuminato
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