Roquebrune Cap Martin è un bellissimo borgo medioevale della Costa Azzurra arroccato su un monte a due passi dal Principato di Monaco.
( da wikipedia)
Roccabruna fu parte del Principato di Monaco dal XIV secolo fino al 1848, quando si dichiarò (congiuntamente alla vicina Mentone) città libera sotto la presidenza di Carlo Trenca in occasione della prima guerra d’indipendenza italiana.
Dopo due anni di relativa “indipendenza” delle Città libere di Mentone e Roccabruna e con un tricolore italiano per bandiera, Roccabruna si mise sotto la protezione del Re di Sardegna. Tra il 1848 ed il 1860 una parte della popolazione di Roccabruna e del suo territorio partecipò attivamente agli ideali del Risorgimento italiano, favorendo l’unione all’Italia sotto i Savoia.Ma nel 1860 fu annessa alla Francia in seguito ad un plebiscito (molto contestato dal nizzardo Giuseppe Garibaldi), e l’imperatore Napoleone III ricomprò Mentone e Roccabruna per 4 milioni di franchi-oro al Principe Carlo III di Monaco.
Da allora la cittadina viene chiamata col nome francese “Roquebrune”, salvo che nel breve periodo di occupazione italiana durante la seconda guerra mondiale.
Il piccolo borgo è caratteristico per le sue stette stradine buie, le scale e i passaggi che più che provenzali hanno un aspetto un po’ sinistro, sopratutto la rue Moncollet, caratterizzata da portici e scalinate ricavate nella roccia.
Da visitare anche il castello edificato nel 970 da Corrado I, Conte di Ventimiglia per la difesa dall’attacco, via mare o via terra, dei saraceni. Sorge a 300 m d’altezza e domina tutto il borgo oltre l’intero Principato.
Acquistato nel 1911 da Sir William Ingram, il castello di Roquebrune Cap Martin venne donato alla città nel 1921. Il suo ponte levatoio è sparito ed è stato sostituito da un ponte di pietra che porta al maschio del vecchio castello fortificato.
D’inverno è possibile ammirare una serie di piccoli presepi ospitati in vecchie finestre o nicchie scavate nella roccia, in giro per il paese medioevale, spesso con dei bottoni da schiacciare per illuminarli o attivare le musiche natalizie.