Ci troviamo in Sardegna, più precisamente nell’isola di San Pietro, ( spesso chiamata per sineddoche con il nome del suo paese principale, Carloforte), nell’estremità sud occidentale della regione.
Cala Fico è un luogo incredibile.
Lasciando la macchina al parcheggio bordo strada, in pochi minuti di discesa su un’ampia strada che si staglia tra la tipica vegetazione di arbusti di macchia mediterranea, si arriva ad una profonda insenatura dalle acque basse dai mille colori, contornate da una panorama roccioso incredibilmente variegato.
Che sia un luogo speciale lo si intuisce proprio da questo, ed infatti si tratta di uno dei geositi studiati dell’area.
Un promontorio calcareo bianco domina il paesaggio sul lato destro dell’insenatura, rocce frastagliate più spigolosamente erose nella parte a contatto con l’acqua e con il moto ondoso, e più levigate dal vento e di colore più giallastro mano a mano che si allontanano dal mare.
Sul lato sinistro la scogliera prende colori più caldi ed ospita anche un po’ di vegetazione. Nel mezzo una piccola spiaggetta sassosa estremamente protetta.
Questa particolare conformazione naturale ha reso Cala Fico il rifugio ideale per il falco della regina, tanto che questo luogo è diventato un’oasi della Lega italiana protezione uccelli (Lipu) dal momento che ogni estate, circa 100 coppie di falchi arrivano dal Madagascar per nidificare a Cala Fico.
No, non ho avuto la fortuna di vedere il Falco della Regina, ( e ammetto che, forse, se l’avessi visto non sarei stata in grado di riconoscerlo) ma nel tentativo di scattare una foto a Cala Fico dall’alto mi sono arrampicata sulla scogliera di sinistra, seguendo un tracciato segnato e visto che mano a mano che salivo il panorama diventava sempre più spettacolare, ho continuato ad arrampicarmi finché ad un certo punto il sentiero non saliva più e davanti a me si è aperta una piana assolutamente spettacolare.
Un piccolo altopiano dall’aspetto lunare, con rocce dai colori bianco ocra dalle forme incredibili. L’isola di San Pietro ha origine da sedimenti vulcaniche, e questa particolare conformazione dimostra come si tratti di rocce frutto di eruzioni vulcaniche esplosive, e che quindi si sono solidificate integrando aria al materiale lavico, dandogli questo particolare aspetto alveolare.
Quasi inutile specificare la vista che si apre sul mare aperto, il contrasto tra il blu assoluto del mare e la tinta lunare di questo piccolo altopiano, la totale assenza di interferenze umane, una natura incontaminata e allo stesso tempo stupefacente.
La visita a Cala Fico è stata veramente una delle esperienze naturali più spettacolari di questo mio viaggio in Sardegna.
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