Barcellona è una città super popolata e con un enorme flusso turistico. Il primissimo giorno della primissima volta che ci andammo rimanemmo un po’ delusi: i mille negozi di souvenirs, i percorsi turistici che sembravano quasi obbligati a causa della moltitudine di gente, la quantità di turisti italiani che ti facevano dubitare di trovarti veramente all’estero. Credo che una sensazione simile molti turisti la provino la prima volta che si trovano a Venezia.
I giorni seguenti poi fummo conquistati dalla bellezza della città, ma è stato solo dopo diverse volte che siamo tornati a Barcellona che ci siamo innamorati della sua anima vera, quella non turistica e fatta da cose da vedere, ma quella fatta da una città vissuta. Un’anima che adesso sappiamo dove andare a cercare.
Il bello di ritornare più volte in luogo che ami è proprio questo: poterti permettere il lusso di guardare oltre le solite mete, poter girare in parti dove “non c’è nulla da vedere” ,poter capire come si muove quella città.
Uno di questi posti a Barcellona è la Rambla del Raval. Non lontana dalla ben più famosa La Rambla, questa ampia via che forma al suo interno una piazza è un posto incantevole incorniciato da eleganti palme, con pochi tavolini di bar frequentati per lo più da studenti, circondato da botteghe etniche e con il suo splendido gattone di Botero che fa capolino tra le palme
Un altro posto davvero autentico è una laterale della Rambla: Carrer del Carme. Qui vecchi negozi di professioni antiche si mescolano a buffi negozi contemporanei che vendono le cose più disparate in un mix assoluatamente irresistibile.
Sempre in questa strada da non perdere, in orari serali, il bellissimo Passatge del Mil-Vuitcents
E ancora la Avinguda del Paral-lel. Una strada che è da sola una metropoli, con mille sfaccettature dove trovi la serranda alzata di officine in fianco a lussuosi alberghi, deli aperti 24 ore di fronte a locali alla moda. Proprio qui lo chef più famoso del mondo ha aperto il suo rivoluzionario ristorante Tickets dopo la chiusura de El Bullì a Girona.
L’ Avinguda del Paral-lel termina in Placa de Espanya.
Caoticissima nel suo enorme traffico ( sia automobilistico che pedonale) , in lontananza le fontane magiche di Montjiuc e il suo castello, di fronte il frequentatissimo centro commerciale Les Arenes ricavato all’interno della antica plaza de toros, il museo d’arte catalana e i due buffissimi ” mini campanili di San Marco” che incorniciano l’ingresso di Reina Maria Cristina
Da questa piazza imboccate la Gran Via verso est e percorretela con calma a piedi per i due kilometri che vi porteranno ad incrociare la famosa Passeig de Gracia
La Gran Via de les Cortes Catalanes è lunga, dritta, molto ampia, tutta alberata con la sua pista ciclabile e un grande traffico, e sui suoi ampi marciapiedi affacciano miriadi di negozi.
Panetterie, librerie, alimentari, edicole: tutto assolutamente no-turist. Fate un salto per esempio alla pasteleria Escriba: un tempio della pasticceria, guardate le sue vetrine e noterete come non abbia nulla a che vedere con la sede storica de La Rambla: qui viene fuori la Barcellona vera, di cui vi innamorerete.
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