Proprio così il 25 Dicembre dell’anno da poco concluso lo abbiamo passato in Camargue! Una meta insolita per un giorno così particolare ma è stata una scelta che non ci ha deluso!
Siamo arrivati guidando da Marsiglia e quindi per entrare nel territorio della Camargue bisogna attraversare il Rodano : le opzioni erano due, o risalire fino ad Arles oppure prendere il bellissimo Bac de Barcarin.
Il Bac de Barcarin è un traghetto a pagamento che ti porta in pochi minuti da una sponda all’altra del fiume, un mezzo usato quasi esclusivamente dai residenti che lo sfruttano per recarsi nella zona portuale di Marsiglia che, essendo altamente industrializzata,offre molte più possibilità di lavoro rispetto alla selvaggia Camargue
La mattina di Natale eravamo in tre veicoli a fare la traversata.
e forse per questo motivo, o forse proprio per il giorno particolare, non abbiamo dovuto pagare il biglietto 🙂
La parte di Camargue in cui ci troviamo ora è secondo me la più bella e la più vera.
Per prima cosa siamo voluti andare a rivedere le meravigliose Salin de Giraud
L’immenso cumulo di sale è un po’ più piccolo rispetto a giugno e i ciottoli delle saline non hanno nulla di cristallizzato intorno, evidentemente non è questo il periodo prossimo alla raccolta.
L’ acqua delle saline ha sempre quell’impressionante colore rosa intensissimo dovuto all’alta concentrazione di sodio unito al riverbero della luce. E proprio il riverbero della luce gioca brutti scherzi nel fotografare le vasche di sale: il rosa non si vede se non rielaborando pesantemente il bilanciamento delle luci!
In giro e per le strade c’è pochissima gente, ma ad essere sinceri anche a giugno da queste parti abbiamo incontrato pochissime persone e ancor meno turisti.
Il vento forte e un cielo che muta con una velocità incredibile ci accompagnano per tutta la giornata. Andiamo sul tracciato del sentiero che collega questa “lingua” di Camargue con quella più frequentata di Saintes Maries de la Mer: la famosa digue a la mer.
Superfluo dire che eravamo quasi da soli nel percorrerla, mentre I fenicotteri rosa sono lì come sempre, e come sempre infastiditi camminano velocemente lontano dai nostri cani che fingono di non badarli per la rabbia di non poterli inseguire.
nella mia ignoranza credevo che i fenicotteri in inverno migrassero altrove, e invece ve ne sono in grandissime quantità.
Sono sempre uno spettacolo, soprattutto quando volano e mostrano anche la parte nera e rosa intensissimo delle ali.