Vi avevamo mai detto che il 50% di Fashion for Travel è patavino? Ebbene si, io Patrizia sono nata e vissuta nella città del Caffè senza Porte, del Prato senza Erba e del Santo senza Nome. Eppure non avevo ancora pensato di proporvi un itinerario di visita di Padova: è decisamente il momento di rimediare!
Padova non è certamente famosa come la vicina Venezia o la non lontana Verona, ma è incredibilmente ricca di tesori e questo suo essere poco presente nei canali del turismo di massa, ne ha preservato l’autenticità e la rende una meta ancora più affascinante.
Forse in pochi sanno infatti che Padova ha un sito Unesco ed è candidata ad averne un secondo, gode di più di un primato mondiale, ed ha un centro storico molto esteso.
Padova quanto a dimensioni, è una destinazione ideale da visitare in un weekend, e delle ottime proposte le potete trovare sul portale Weekendesk, non solo per Padova, ma anche per la vicina e rinomatissima Abano Terme che vi potrebbe permettere di abbinare visita culturale e SPA in un’unica vacanza.
Il nostro itinerario è da svolgere a piedi, anche in un giorno se non avete tempo per approfondire la visita, questo non vi permetterà di visitare tutte le cose menzionate nell’itinerario, ma vi dirà una idea della città e dei suoi molteplici punti di interesse.
Per visitare con completezza tutti i luoghi citati vi serviranno circa 3 giorni
Questo itinerario alla scoperta di Padova è un anello che parte e si chiude da un gioiello unico ed inestimabile, vero fiore all’occhiello della città: la Cappella degli Scrovegni che trova a breve distanza pedonabile dalla stazione ferroviaria.
Come detto la prima tappa è la Cappella degli Scrovegni, capolavoro interamente affrescato da Giotto e in meraviglioso stato di conservazione. La visita avviene su prenotazione quindi vi consigliamo di pianificarla per tempo per evitare lunghe code.
La Cappella degli Scrovegni si trova all’interno del più ampio museo degli Eremitani che conserva pezzi eccellenti soprattutto di arte del trecento, ed è circondata dai pochi resti di quella che fu l’Arena Romana di Padova.
Proseguendo verso il centro città si arriva in poco tempo nella elegante area pedonale capeggiata dallo storico Caffè Pedrocchi dalla particolare architettura esterna, suddiviso nelle 3 sale bianca, rossa e verde. Nella sala bianca sono ancora visibili i fori di proiettile sparati nel 1848 dai soldati austro-ungarici contro gli studenti, mentre la sala verde è per tradizione riservata a chi vuole sedersi a leggere il giornale o semplicemente riposare, senza necessità di ordinare alcunché. Il Caffè Pedrocchi è detto anche il caffè senza porte perché anticamente era aperto tutto il giorno e tutta la notte. Potete leggere qualcosa in più in questo post.
Pochi passi vi separano dal cuore della città costituito dalle 3 grandi piazze contigue: Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta e Piazza dei Signori.
Il maestoso Palazzo della Ragione suddivide piazza delle Erbe da piazza della frutta, entrambe sedi di un colorato e vivacissimo mercato.
Il Palazzo della Ragione , antica sede di tribunale da cui deriva il nome, è famoso per essere la più grande sala pensile del mondo. Ma il piano terra del Salone ( come viene comunemente chiamato dai padovani) è altrettanto spettacolare in quanto ospita uno dei più belli, antichi e particolari mercati coperti d’Italia, ne abbiamo parlato approfonditamente in questo post.
La vicinissima Piazza dei Signori è contornata dal grande orologio astronomico del Dondi, capolavoro di epoca medioevale, e dalla bella loggia della Gran Guardia.
Passiamo velocemente davanti al Duomo su cui ci soffermeremo più avanti nell’itinerario e attraversiamo la zona denominata ghetto percorrendo via Soncin. Questa era l’antico ghetto ebraico e la sinagoga si trova tutt’ora qui.
Percorrendo un piccolo pezzo di via Roma ci troviamo in pochi passi nella piazza in cui affacciano Palazzo Moroni, sede del comune dove vale la pena entrare per vedere il particolarissimo cortile pensile, e il Palazzo del Bò, sede dell’Università di Padova.
Immancabile una visita almeno al cortile antico ma le sorprese che racchiude il Palazzo del Bo meritano una visita: dalla cattedra di Galileo alla meravigliosa sala anatomica, ne abbiamo parlato in questo post.
Spostandoci su piazza Antenore potremo scoprire due chicche: la prima è la tomba di Antenore che sorge sopraelevata sulla piazza, mitico fondatore della città, la seconda invece è nascosta in un sottopassaggio: scendendo gli scalini potrete intravedere un ponte romano perfettamente intatto. La strada che ci passa sopra è Riviera Ponti Romani, anticamente questa infatti non era una strada ma il letto di un fiume!
Poco lontano il bel Palazzo Zabarella, ospita spesso mostre tematiche, percorrete la bella e porticata via Del Santo per trovarvi in poco tempo di fronte alla grande Basilica di Sant’Antonio da Padova, semplicemente detta Basilica del Santo. A questo punto dell’itinerario vi sarete già resi conto che Padova è quasi interamente munita di portici, di cui si contende il primato con Bologna e Torino.
Questa parte della città è si può dire sia una città a parte, con un turismo religioso antico e sempre presente, ma al di là della sfera religiosa, la Basilica è ricca di tesori d’arte a partire dalla statua di Gattamelata, opera del Donatello e un po’ simbolo di Padova stessa.
Di fronte alla Basilica di Sant’Antonio date una occhiata alle splendide architetture dell’Odeo Cornaro.
Dalla Basilica del Santo una freccia vi guiderà all’Orto Botanico, il più antico del mondo e patrimonio UNESCO, se volete approfondire ne abbiamo parlato in questo post.
Da via Orto Botanico arriverete molto velocemente ad uno dei colpi d’occhio della città che più vi resteranno impressi: il meraviglioso e scenografico Prato della Valle, seconda più grande piazza in Europa dopo la Piazza Rossa.
Su, Prato della Valle con la sua Isola Memmia costellata di statue di insigni Padovani, insistono altri monumenti importanti tra cui l’antica chiesa di Santa Giustina e la bellissima Loggia Amulea.
Con una breve passeggiata ci spostiamo in una zona poco battuta dal turismo ma estremamente bella.
Una breve passeggiata vi porterà alla bella torre dell’osservatorio circondata dalle acque di Riviera Paleocopa che qui sbivia in due diversi corsi d’acqua.
Proseguendo per Riviera Mussato non solo godrete di un paesaggio cittadino bellissimo ed inusuale, quanto potrete vedere meravigliosi palazzi medievali che si susseguono sul corso d’acqua, alternati a tratti delle antiche mura cittadine.
Percorrendo la caratteristica via dei Tadi, rientriamo verso il centro della città e sbuchiamo in piazza del Duomo. Qui assolutamente da visitare il battistero del Duomo di Padova con il ciclo di affreschi di Giusto De Menabuoi candidato ( insieme alla Cappella degli Scrovegni) ad entrare nel patrimonio dell’Unesco come ciclo di affreschi del 300.
Di fianco la piazza il palazzo del Monte di Pietà, passate sotto l’adiacente Arco Vallaresso e vi ritroverete nell’alberata Piazza Capitaniato.
Ci troviamo esattamente dietro l’orologio astronomico del Dondi. In questa piazza si trovano anche gli istituti universitari di Lettere, entrate nell’androne di Palazzo Liviano che li ospita e ammirate i begli affreschi moderni capolavoro di Massimo Campigli.
Ancora qualche passo e vi troverete nella bellissima piazzetta San Nicolò, tra le più amate dai Padovani che la prediligono anche per i loro matrimoni. La costruzione circolare che si scorge da questa piazza è il Teatro Verdi.
Percorrendo Via Dante arriverete alla bella e antica Porta di Ponte Molino che attraverso la nascosta Riviera dei Mugnai vi porterà nella moderna Largo Europa, il nostro itinerario per Padova si è quasi concluso non prima però di avervi fatto notare il romantico scorcio di Porte Contarine, antica e importantissima porta fluviale con la sua adiacente chiesetta.
Dalla parte opposta dell’incrocio fluviale si erge la mole del monumento Memoria e Luce, dell’architetto Libeskind dedicato ai morti dell’ 11 Settembre e costruito inglobando i resti di una trave del World Trade Center.
Pochi passi vi separano dalla Cappella degli Scrovegni dove era iniziato il nostro itinerario.
Se avete ancora a disposizione qualche ora vale la pena attraversare i giardini dell’Arena e raggiungere Porta Ognissanti, meglio conosciuta come Il Portello con la sua scalinata cinquecentesca. Quella che oggi è una zona perlopiù universitaria, era anticamente la porta di accesso fluviale proveniente da Venezia e quindi di gran lunga la più importante. Ne abbiamo parlato in questo post.
Con una passeggiata da qui potete raggiungere la splendida chiesa di Santa Sofia e attraverso Via Altinate rientrare nuovamente in zona Cappella degli Scrovegni.
Nella cartina sotto al post potrete trovare la mappa con tutte le tappe citate nell’itinerario.
Post in collaborazione con Weekendesk.