Che ci crediate o no, di tutte le bellezze della città dove viviamo, il cui centro storico è catalogato tra i tesori dell’Unesco, questa che vedete nella foto qui sopra è la più conosciuta, la più visitata, la più fotografata.

Il balcone di Giulietta di Verona

Non c’è persona che venga in città che non passi per il cortile del palazzo medioevale di Via Cappello  ad alzare lo sguardo curioso, così come non vi è adolescente che non aspetti altro che il momento di poter scriver il suo nome e quello dell’amato sui pannelli dell’ingresso del cortile, e tantissimi quelli che non si sottraggono al rito di toccare la tetta della statua di Giulietta per propiziarsi fortuna in amore.

Se qualcuno per strada ti ferma per un’informazione, stai pur certo che metà delle volte è per chiederti la via per raggiungere il balcone di Giulietta. Tu stesso nel mostrare la città agli amici una capatina qui la fai, anche perché se non la fai tu, sicuramente saranno loro a chiedertelo.

Per un motivo o per l’altro dal balcone di Giulietta passiamo tutti.

Shakespeare ha fatto questo immenso dono alla nostra città: ha inventato e narrato in rime eterne l’amore impossibile tra due giovani probabilmente mai esistiti, di due reali famiglie potenti ma tra cui non è mai stata documentata una rivalità: i Montecchi e i Cappelletti, di cui anche Dante parla.

Come è nato il mito del balcone di Romeo e Giulietta a Verona

I Cappelletti, che Shakespeare farà diventare Capuleti, a testimoniare dalla  simbologia scolpita, sembra siano effettivamente vissuti nel palazzo adesso chiamato casa di Giulietta, ma la storia di Romeo e Giulietta è una finzione, ancora di più lo è il cortile che ospita la loro leggenda!

Lo stato attuale del palazzo lo si deve ad un restauro molto fantasioso del 1940 in cui, tra le altre cose, si recuperarono dei marmi dal museo di Castelvecchio, e si costruì il famoso balcone, che prima di allora (come testimonia questa foto) era completamente inesistente.

E se confrontate le foto vedrete che tutto è stato modellato ad arte: le eleganti finestre gotiche per esempio hanno preso il posto delle popolari ringhiere in ferro… tutto per conferire a Giulietta la nobiltà che si addice all’eroina di una fiaba.

Ebbene tutti più o meno sanno che Romeo e Giulietta non sono mai esistiti, molti sanno che il balcone è una “messa in scena” ricreata su un famoso quadro di Ayez, eppure tutti vogliono passare, vogliono vedere il balcone di Giulietta e lasciare una traccia, fare una foto e includere questo posto tra i propri ricordi.

Per questo motivo il comune sta ben pensando di cambiare le cose: sembra ormai deciso infatti che l’ingresso al cortile sarà regolamentato e soggetto al pagamento di un biglietto di ingresso.

Tutto sarà più ordinato, non più gente ammassata e ragazzini che sfuggono al controllo dei guardiani scrivendo in spazi in cui non è consentito, e soprattutto sono previsti degli ottimi introiti nelle casse del comune.

Ma siamo sicuri che creando una fila, facendo aspettare e facendo pagare il biglietto, ancora tutti faranno finta di non sapere che è tutto un gioco? che lì Giulietta non c’è mai stata? e che in fin dei conti a Verona ci sono tante altre cose più belle da vedere? Siamo sicuri che così tutti non si renderanno effettivamente conto che lì dentro, in realtà, non c’è nulla da vedere?

Siamo sicuri che così facendo non si snaturi completamente questo posto, evidenziando solo quanto c’è di finto in tutta questa messa in scena?

L’amore è gratis, altrimenti è finto… anche lui!