Praticamente chiunque, sia stato in vacanza almeno una volta d’estate in Val Pusteria, ha percorso la rinomatissima ciclabile Dobbiaco Lienz che, in qualche ora di piacevole pianura alternata a discese, ti porta in Austria, a Lienz e da dove con un comodissimo treno puoi tornare al tuo punto di partenza caricando la bicicletta o lasciandola addirittura lì se l’hai presa a noleggio.
Molti meno invece decidono di cimentarsi con le altre numerose ciclabili che esistono sul territorio grazie alle quali è possibile arrivare fino a Cortina o a Brunico per esempio.
La nostra partenza per percorrere la Pusterbike, avviene dallo Sport Hotel Tyrol nel pieno centro di San Candido, dopo aver preso a noleggio due city bike, forse non troppo adatte alla quantità di strada fatta, ma la colpa è nostra che inizialmente pensavamo di fare il solo tragitto di andata e solo una volta in sella, conquistati dai paesaggi abbiamo deciso di fare l’esperienza completa.
La ciclabile attraversa una serie di paesaggi che continuano a variare nei colori e nelle forme, mentre pedalando si affrontano una serie di dislivelli non troppo impegnativi ma che alternano continuamente salite e discese, per un dislivello totale di 530 metri che rende più impegnativo il tratto di rientro da Brunico verso San Candido.
Il primo tratto della ciclabile sale a Dobbiaco passando in fianco al Grand Hotel per poi continuare attraversando Villabassa, Monguelfo, Valdaora, passando in fianco al lago di Valdaora, Perca ed arrivare infine a Brunico.
Le strade sono in ottime condizioni: quasi interamente asfaltate, praticamente interamente riservate alle biciclette tranne in brevi tratti, le strade sterrate sono brevi e in ottime condizioni, prima di arrivare a Brunico si passa un bel ponte di legno coperto e anche un tunnel illuminato!
Il percorso di sola andata è fattibile con tranquillità, l’anello di andata e ritorno è piuttosto impegnativo se non si è allenati, anche perché la parte con maggiori salite è proprio nel senso da Brunico a San Candido e si affronta quando si è meno freschi.
L’esperienza è comunque bellissima e consigliatissima, e vi permette di poter apprezzare l’ottima cucina tirolese con il migliore degli appetiti!
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