Luglio 2011- per il mio compleanno Gabrio mi fa il più bello dei regali possibili: un viaggio di 4 giorni a Parigi!
E’ la nostra seconda volta insieme, e dal momento che l’avevamo vista recentemente e anche molto bene, non avevamo necessità di organizzare visite ed itinerari, ma un minimo di programmazione si sa, ci vuole sempre.
Curiosando tra riviste e siti internet alla ricerca di qualche spunto interessante ci vengono in mente le famose biciclette pubbliche che ci avevano incuriosito nella nostra visita precedente e così dopo essermi bene informata del funzionamento sul sito dei Velib raccolgo una sfida: ci muoveremo solo ed esclusivamente con quelle!
La partenza è da Verona con Ryan Air : stiviamo la nostra roba in due piccole sacche a prova questa volta non solo di puntigliosa compagnia aerea ma anche e soprattutto di cestino di biciclette.
Il vantaggio di un bagaglio così poco ingombrante è che nel primo pomeriggio prendiamo la nostra Vespa e ci rechiamo all’aeroporto Catullo per l’imbarco risparmiando anche i soldi del parcheggio in aeroporto!
Alle ore 18 scendiamo dal solito bus che dall’aeroporto ti conduce a Porte Maillot, cerchiamo il punto Velib più vicino (che troviamo subito vicino all’ingresso della metro) e siamo pronti ad imbracciare la nostra prima bici!
Il procedimento è semplicissimo, basta avere una carta di credito e fare l’abbonamento di un giorno o di 7 giorni, noi abbiamo scelto di fare quelli giornalieri, anche perchè la validità è di 24 ore piene da quando viene emesso e quindi abbiamo trovato la cosa conveniente soprattutto per noi che arrivavamo in serata!
1,70€ per l’abbonamento giornaliero e poi tutte le corse sono gratuite a patto che si resti entro la mezz’ora di percorrenza, cioè entro mezz’ora devi parcheggiare la tua bici…nulla ti vieta comunque di prenderne immediatamente un’altra, quindi basta stare attenti all’orologio e spostarsi per Parigi diventa davvero super economico!
Una volta fatto l’abbonamento scegliamo una bici a testa, carichiamo le nostre sacche nel cestino davanti (super capiente e dotato anche di un comodissimo elastico per fissare meglio il contenuto debordante! 😉 ) e cartina alla mano via verso l’albergo che abbiamo prenotato con Booking.
L’albergo è il Elysees Opera in rue de Turin 17, in una zona molto tranquilla, allo stesso tempo comoda e centrale…e con vicine ben 2 stazioni di Velib!
Piccola parentesi, questo albergo l’ho consigliato a molti amici ( ed è tra i 5 migliori alloggi a Parigi secondo noi) e felicemente tutti sono rimasti molto soddisfatti perchè è un ottimo compromesso: come dicevo la posizione è molto buona, le stanze sono piccole ma il letto è enorme e comodissimo ( Gabrio rasenta i 2 mt e quindi è abbastanza difficile per lui trovare letti davvero comodi) i bagni sono spaziosi con docce grandi e con ampi getti di acqua caldissima davvero corroboranti dopo una giornata in giro. Le stanze non si possono dire belle ma pulitissime e molto silenziose, la reception sempre aperta tutta la notte, il personale parla inglese…insomma un albergo poco ruffiano ma molto funzionale il tutto per circa 100€ a notte a stanza, prezzo decisamente buono per Parigi. Non abbiamo provato la colazione perché, se non ricordo male, il prezzo era altino e poi perché a Parigi a noi piace sceglierci i croissant che più ci ingolosiscono dalle vetrine delle tipiche boulangerie .
Ma torniamo al nostro Velib…scaricati i bagagli ci cambiamo e siamo pronti per inforcare un nuovo bolide. Il mio bagaglio è stato strutturato tutto in funzione degli spostamenti in bici e il capo che la fa da padrone sono gli shorts nelle forme più disparate : occupano meno spazio dei pantaloni in valigia, sono carini come una gonna e in più sono perfetti anche per pedalare!
Prima di partire, in Italia, avevo anche scaricato su I-phone una applicazione gratuita specifica che ti permette di visualizzare non solo dove sono ubicate le stazioni Velib ma anche di controllare quante bici sono disponibili nelle singole postazioni! (capita infatti che certe stazioni siano vuote e quindi devi camminare fino a quella successiva per trovare un mezzo libero, oppure al contrario capita di voler depositare la bici in uso ma le postazioni sono tutte occupate e quindi devi cercare una nuova stazione…in questo ultimo caso al momento della riconsegna puoi segnalare il numero della stazione occupata così da ottenere un quarto d’ora di bonus sulla scadenza dell’orario)
Girando scopri molte cose sui Velib: per esempio che esistono delle stazioni privilegiate, che se lasci la tua bici lì hai diritto ad un ulteriore 15 minuti di pedalata gratis ( nel caso fossi in ritardo sull’orario di percorrenza cerchi una di queste stazioni di solito ubicate nei punti più nevralgici, e non ti viene addebitato nulla.) Le stazioni sono veramente ovunque, basta guardarsi intorno e nel giro di un minuto ne avvisterai almeno una.
Siamo riusciti a mantenere il nostro proposito: i Velib ci hanno portato ovunque, a qualunque ora ( era notte fonda quando siamo rientrati dalla movida Parigina della zona Bastille) e con qualunque meteo (abbiamo preso pioggia, anche piuttosto forte…ma berretto in testa e via, facendo attenzione a non sbagliare strada!)
Girare con la bicicletta è stata una bellissima esperienza, ti ha dato il senso della dimensione della città, e a differenza della metro che ti porta da un punto all’altro senza che tu capisca bene come, girando in bici cominci ad orientarti…ad unire i punti ed avere una visione globale e di insieme.
Bisogna anche dire che non sempre è facile, perché la viabilità di Parigi non è semplicissima con i tanti sensi unici e il traffico; le piste ciclabili poi sono pochine, quindi il mio consiglio è: non usatela se non avete un po’ di dimestichezza con la città, altrimenti dovrete sempre fermarvi per consultare la cartina e perdereste moltissimo tempo.
Se volete comunque provare il divertimento di girare Parigi in bicicletta, ma con la tranquillità di non dover stare attenti a dove dovete andare, vi consigliamo una serie di tour organizzati sulle due ruote che potrete trovare a questo link (anche con un piccolo sconticino riservato ai lettori di Fashion for Travel!)
Se invece sapete grosso modo come muovervi, con una cartina sempre a portata di mano ( per questo il cestino è utilissimo) vi divertirete moltissimo e a mio parere guadagnerete anche moltissimo tempo!
Per testare veramente al meglio il servizio Velib abbiamo voluto anche confrontarci col servizio clienti….
…scherzi a parte, abbiamo avuto anche un intoppo!
Praticamente nel riconsegnare una delle biciclette vicino a Notre Dame, Gabrio non ha agganciato per bene la bici ( bisogna sempre restare un paio di secondi per controllare che la lucina diventi VERDE prima di andarsene) chiaramente non ce ne siamo accorti se non quando, dopo aver fato una bella passeggiata per il Marais, decidiamo di riprendere la bici e il monitor ci dice che quell’abbonamento ha già una Velib in uso…tragedia! e ora?! Dopo vari tentativi falliti di comunicare col servizio clienti tramite la colonnina della stazione, telefoniamo all’assistenza via cellulare. Anche qui i tentativi di comunicare non sono stati facili ( per due volte dopo aver chiesto se parlavano inglese è misteriosamente caduta la linea) ma dopo un po’ sono riuscita a comunicare con una operatrice e spiegarle in inglese cosa fosse successo. La telefonata era surreale perché madame voleva sapere il numero della stazione dove la bici era stata lasciata e il numero della postazione della bicicletta, informazioni che chiaramente non sapevo dare, ma dopo circa una mezz’ora siamo riusciti ad ottenere lo sblocco dell’abbonamento e a poter così riprendere un nuovo mezzo. La cosa veramente positiva, che abbiamo scoperto una volta tornati in Italia, è stata che non abbiamo avuto nessun addebito per la bici rimasta in uso per oltre tre ore, cosa che abbiamo apprezzato veramente molto.
Nell’ insieme quindi pollici in su per Velib ,promosso a pieni voti, e veramente consigliato! 🙂
Comments
Che bellissima idea! Conosco Parigi, piuttosto bene…i miei migliori amici vivono li…ma mai avrei pensato di percorrerla in bici. Grazie della dritta!
vedrai che se le provi poi della metro non vuoi più sentir parlare!
Anch’io come Laura la conosco bene e il pensare di percorrere la grande metropoli in bici dev’essere una bella esperienza.
assolutamente da provare Tiziana! Grazie di essere passata 🙂
Fantastica Parigi in Velib! E grazie per il bell’articolo. Chiudendo gli occhi, è stato come tornare ai miei lontani mesi parigini… 🙂
credo che vivere a Parigi debba essere una esperienza meravigliosa…ti invidio benevolmente!! 🙂
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