Montpellier è una delle più grandi città della Francia, situata al sud a pochi kilometri dalla costa è scarsamente nominata negli itinerari turistici.
Montepellier, a differenza delle vicine Nimes Narbonne e Carcassone, non ha origini romane ed è stata bensì fondata nel XI secolo.
Sarà per questo motivo , per la relativamente scarsa stratificazione temporale, che la città ha una visione d’insieme molto uniforme, una continuità di stile che la rende speciale, una sorta di piccola Parigi, per definirla in una parola: elegante
Montepellier è grande, e così è anche il suo centro storico, fatto di ampie piazze , eleganti palazzi, grandi cattedrali, giardini: tutto è sviluppato con una certa grandeur che da ampio respiro alla città.
Camminando per i viali di Montpellier la prima cosa che salta all’occhio è il suo colore: tutta la città è fatta di un color ocra chiaro. I palazzi ma anche i monumenti come l’arco di trionfo, l’opera, la torre della Babote, tutto ha questo elegante colore che ti accompagna nelle lunghe passeggiate per le sue strade
Petrarca studiò a Montpellier e la sua università è tuttora tra le più rinomate di Francia, soprattutto la facoltà di medicina.
Una delle zone che abbiamo trovato più suggestive sono i giardini pensili costruiti intorno al Padiglione Peyroux, grande collettore del’acquedotto civico
Non ci sono forse monumenti imperdibili a Montpellier, (con l’eccezione forse del Musée Fabre, una delle collezioni più importanti di Francia) ma a mio parere è una città che va vista, per il suo essere così francese e così diversa da tute le altre.
Un’ulteriore parte interessante della città è l’Antigone district, realizzato dall’architetto spagnolo Bofill: un grande centro amministrativo costruito secondo i canoni ellenici modernizzati, riprendendo il colore ocra della città: un insieme molto particolare che merita una visita
Comments
Ottimo sito ed ottimo articolo, ho vissuto a Montpellier per 2 anni e sia dalle foto che dalle parole la hai rappresentata molto bene.
Montpellier è una città magica, chissà che il prossimo anno non ci ritorni a vivere…
Complimenti
Grazie Marcello, avere il riscontro di chi un posto lo vive o lo ha vissuto , e non semplicemente visitato come noi riempie di gioia e di orgoglio! Grazie di cuore per essere passato e delle tue parole!
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