Una perla ancora non abbastanza conosciuta della Costa Azzurra è il Museo Leger di Biot.
Biot, è una cittadina molto rinomata, e anche se non ci ha per nulla entusiasmato merita assolutamente una tappa proprio per questo meraviglioso museo dedicato ad uno degli artisti più importanti del 900.
Pittore, scultore e regista, Fernand Leger è stato uno dei grandi del cubismo, che si è evoluto gettando le basi di quella che sarebbe poi diventata la pop art di cui è considerato il precursore.
Qualche mese prima della sua morte ,(1955) Fernand Leger acquista una villa, il “Mas Saint André”, che si trova ai piedi di Biot, per trasferirsi in Costa Azzurra e seguire la sua produzione dI ceramiche.
Il progetto dell’edificio è affidato all’architetto André Svetchine mentre la realizzazione del parco è del paesaggista Henri Fisch. Il progetto dell’edificio ingloba un immenso mosaico che inizialmente era stato pensato per lo stadio di Hannover, ma che non fu mai realizzato. L’architetto si basa sulle dimensioni di questo progetto per costruire questo straordinario edificio.
L’inaugurazione avviene nel maggio 1960. Picasso, Braque e Chagall: l’inaugurazione è un vero e proprio evento che riunisce celebrità del mondo letterario, artistico, del cinema e della politica. Il museo Férnand Léger segna la consacrazione della Costa Azzurra a luogo deputato alle arti e infatti di lì a poco tempo dopo , non lontano da Biot, altri grandiosi progetti artistici prenderanno forma: nel 1964 a Saint Paul, la Fondazione Maeght e nel 1969, a Nizza il museo Chagall.
L’arte di Fernard Leger conquista, e anche chi non conoscesse l’artista non potrà non godere delle sue opere “piene” profonde e allo stesso tempo divertenti, e poetiche.
Gli spazi enormi e ottimamente congegnati del museo poi rendono la visita in un percorso visivo stimolante e gioioso. Un museo da vedere e da vivere scevri da qualsiasi preconcetto.
Si perchè il Museo Leger è uno di quelli dove entrare con lo stessa curiosità che avrebbe un bambino a vedere delle enormi pareti colorate e solcate da segni forti e decisi, dimenticandosi che questi segni sono stati tracciati da uno dei mostri sacri della storia dell’arte moderna, e godendo solo della gioia del colore, dell’immediatezza di forme che colpiscono dritto alla testa, e di rimbalzo al cuore, un luogo dove una volta usciti avrete un grande sorriso stampato e in eredità una sensazione, quella che l’arte non è noia.
Aperto tutti i giorni tranne il Martedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 ° maggio
10 alle ore 18 (maggio-ottobre)
10 alle ore 17 (novembre-aprile)
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