Il MoMu è uno dei musei di Anversa. Forse l’abbiamo già detto: in questa città i musei sono bellissimi, sono spazi da vedere a prescindere da cosa “contengano” e il MoMu, il museo della moda, è esattamente uno di questi.
Atipico perché da fuori quasi non ti accorgi che esista e dentro si apre uno spazio immenso che non capisci da dove sia stato ricavato, atipico perché è un museo che vive delle sue mostre temporanee pur avendo una collezione permanente ricchissima .
Atipico perché questa collezione permanente invece che essere esposta funge da “archivio” da cui pescare una volta scelto il tema della nuova esposizione.
Una pazzia da un punto di vista di gestione museale: avere un patrimonio che non viene esposto pur non avendo nulla che impedisca di farlo, sembra uno spreco di risorse, eppure questo garantisce al museo una continuità di vita e di interesse che, gestito in altri modi, sarebbe invece destinato a spegnersi e a diventare uno di quei musei dove andare “una volta nella vita”. Un cambio di prospettiva mica da poco, e che fa riflettere.
La mostra che abbiamo visto noi, e che continua fino al 24 agosto, si intitola Birds of Paradise ed è dedicata alle creazioni di moda in cui protagonista è l’uso delle piume.
Ventagli e cappelli del periodo art decò ma anche creazioni di una giovane Coco Chanel, per arrivare a capi dei figli più famosi della moda di Anversa: Ann Demeulemeester e Dries Van Noten, (quest’ultimo proprio nella collezione autunno inverno 13-14 aveva presentato una serie di capi caratterizzati da ampi inserti in piume di struzzo)
Tra i capi più rappresentativi esposti mi hanno colpito un paio di creazioni di alta moda di Thierry Mugler con la sua inconfondibile linea delle spalle, e la vetrina dedicata a Yves Saint Laurent che negli anni 60 proprio con l’uso delle piume aprì una nuova era della moda.
Non si tratta di una mostra di storia del costume e neppure una mostra di genere. In esposizione si vedono capi di gusto quasi barocco, che rimanda a echi di vita a palazzo, in fianco ad abiti di chiara matrice gothic punk. La piuma è un filo conduttore che passa attraverso gli anni e gli stili, e per questo la mostra è godibilissima per tutti, anche da chi la moda la vive non da un punto di vista professionale.
La visita del MoMu è inclusa con la Antwerp City Card