Di Coti Chiavari ve ne abbiamo già parlato, si tratta di un piccolo paesino della Corsica da cui si gode di una incredibile vista sul golfo di Ajaccio.
La sua caratteristica principale è quella di trovarsi immerso in un incantevole bosco mediterraneo fatto di lecci e da un folto sottobosco di piante dai profumi intensissimi che vi avvolgeranno letteralmente percorrendo la strada che dal paese (che si trova a 580 metri), scende verso il mare.
Ad un certo punto il bosco mediterraneo si popola di un’altra pianta che qui in Corsica è comunissima: gli eucalipti.
Questo albero, originario dell’Australia, è stato importato alla fine dell’800 in molte zone Europee dove la malaria era endemica, grazie alla sua proprietà antisettiche contenute nelle foglie ( che respingono le zanzare), e grazie anche alla capacità drenante delle radici che erano così in grado di bonificare le aree dove venivano impiantati.
La Corsica era ricca di zone paludose malariche, soprattutto in prossimità delle coste e il compito non facile di impiantare massicciamente questi alberi fu affidato ai galeotti.
Ebbene, scendendo per questa strada ad un certo punto sulla vostra destra noterete delle rovine, si tratta delle rovine del penitenziario di Coti Chiavari. Tutti i grandissimi alberi di eucalipto della zona sono frutto del lavoro dei detenuti proprio di di questo carcere.
I grandi alberi di eucalipto che fanno ombra alle rovine, sembrano voler proteggere i resti del posto che ospitò coloro che si presero cura di farli crescere, è un luogo molto verde e molto tranquillo, dove c’è sempre una leggera brezza e qualcuno che si ferma a curiosare tra quei muri di cui è bello sapere la storia.
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