Rue de Belleville non è uno di quei posti di Parigi dove vai la prima volta che la visiti, forse neanche la seconda o la terza.
Rue De Belleville la scopri quando inizi a girare Parigi a piedi senza cercare nulla se non di conoscerla un po’ più intimamente di quanto seguire una guida o una mappa ti permettano di fare.
Noi l’abbiamo scoperta dopo aver pranzato sui prati del vicino Parc De Buttes Chaumont, e cominciandola a percorre ci ha affascinato mano a mano che la discendevamo.
Si tratta di una via piuttosto ampia molto lunga con delle dolci curve e un po’ in discesa. Il primo tratto, quello più lontano dal centro è molto residenziale, con botteghe d’uso quotidiano ma piuttosto ricercate, poi è cominciata a costellarsi di piccoli bar e bistrò con pochi tavolini al sole occupati da giovani famiglie trendy.
Le costruzioni hanno a volte lasciato spazio a nuove piccole aree verdi fronteggiate da grandi pareti senza finestre che ricordano quelle di Berlino, e qui gli artisti di strada hanno elegantemente lasciato il loro segno, uno in particolare è celebre, si tratta di Ben Vautier che con le sue istallazioni scritte (come quella della prima foto) ha riempito più di uno di questi muri.
Procedendo col cammino la zona diventa per un tratto casa di orientali con i loro bazar pieni di economicissime cianfrusaglie e le immancabili valige in vendita. Proseguendo si fanno strada i negozi arabi.
Entriamo in una specie di emporio attratti dai sacchi di frutta secca esposti. Chiediamo un sacchetto di stupendi ed economicissimi pistacchi naturali che non ci vogliono dare perché dicono non essere buoni da mangiare ma solo da usare in pasticceria.
Rue de Belleville finisce all’omonima fermata della metro dove si incontra il grande Boulevard de Belleville, ci fermiamo a bere una birra che sorseggiamo sgranocchiando i nostri pistacchi. Il tavolo in fianco a noi vede una biondina bere un te con un ragazzo con il tipico copricapo ebreo , il sole splende, il cameriere arabo ci raccomanda di stare attenti alla macchina fotografica poggiata sul tavolo e ci porta un posacenere per mettere le bucce dei pistacchi che tenavamo in mano.
Rue de Belleville non è nulla di speciale ma è una piccola essenza di quello che è il mondo Parigino.