Valpolicella è un nome che negli ultimi anni ha conquistato una certa notorietà, grazie al vino che ha preso il nome dalla sua area di origine. Questa zona, che si trova nella provincia a nord di Verona, è infatti storicamente dedita alla produzione vinicola, principalmente vini rossi tra cui il Valpolicella appunto, e il più blasonato Amarone.
Ci troviamo in Veneto, zona tipicamente molto importante da un punto di vista enologico, tanto che anche il sito Mondovino nomina il Valpolicella, insieme a Prosecco e Soave, tra i più noti vini a livello nazionale. La Valpolicella, si trova molto vicina alla città di Verona, ed è quindi una buona idea ricomprendere nella visita alla città, anche una escursione a quest’area.
La zona della Valpolicella comprende i comuni di Pescantina, San Pietro in Cariano, Negrar, Sant’Ambrogio, Fumane, Marano, Dolcè e Sant’Anna d’Alfaedo e vi basterà guidare attraverso questi comuni per trovare facilmente una gran quantità di cantine, alcune di notevoli dimensioni, altre magari invece molto piccole, molte delle quali offrono la possibilità di visita, di degustazione e di vendita ( a prezzi oltretutto molto favorevoli ).
Ma oltre l’aspetto enologico, sicuramente molto interessante, questi territori sapranno stupirvi anche per la loro bellezza. Ci troviamo in un’area collinare compresa tra il fiume Adige e i monti Lessini, caratterizzata da dolci declivi non troppo urbanizzata e costellata da antiche ville, pievi e paesaggi naturalistici notevoli.
La frazione di Arbizzano ospita una antichissima chiesa dedicata a San Pietro, sorta su tempio cristiano del V sec. La chiesa attuale del 600 ha conservato alcuni resti della precedente pieve romanica in particolare il bellissimo portale e il famoso bassorilievo della “doppia crocifissione”
Ad Arcè cercate la bella chiesa di San Michele, con la caratteristica facciata a capanna. Sul lato meridionale della chiesa vi è un ingresso secondario sul cui archivolto è graffita una curiosa frase che si narra essere una formula magica).
All’interno, nel vano dell’abside, si posso notare dei resti di affreschi attribuibili alla cerchia di Altichiero da Zevio.
Lungo il fiume Adige si trova l’ impressionante Chiusa di Ceraino, che ha creato un importante punto strategico, infatti vicino alla chiusa, si trova il forte Ceraino, italo-austriaco.
Sempre a Dolcè la bella Villa del Bene, è una importante costruzione del quindicesimo secolo che ospitò numerosi prelati partecipanti al Concilio di Trento, il cui maestoso portale d’ingresso è attribuito a Michele Sammicheli.
La Villa è visitabile gratuitamente durante i giorni festivi, (da ottobre ad aprile: 14,30-17,00 da maggio a settembre: 14,30-19,00)
La Pieve di San Floriano è sorta sul luogo di una più antica pieve longobarda, presenta una struttura a tre navate, con varie parti originarie da precedenti costruzioni romane, bellissima la facciata in tufo a conci regolari e da cercare i vari elementi longobardi sparsi un po’ ovunque all’interno della chiesa.
Nella frazione di Cengia, si trova Villa Giona-Fagiuoli,della fine del 1400, presenta un bel corpo centrale collegato a due ali laterali poste a ferro di cavallo che terminano entrambe con una torre colombara.
Uno dei luoghi più celebri della Valpolicella è il Parco delle Cascate di Molina stupendo per gli appassionati della natura.
Villa della Torre sempre a Fumane è un bell’esempio di dimora signorile di campagna del’500 dell’architetto Sanmicheli fatta seguendo lo schema architettonico delle antiche domus romane.
Altro luogo naturalistico molto famoso è il Ponte di Veja : un enorme arco costituito interamente di roccia, che era un tempo l’architrave di una grotta carsica, oggi quasi totalmente distrutta della quale rimangono alcuni massi ammucchiati ai piedi del ponte.
Il ponte è ad arcata unica ed è lungo 52 metri con 10 metri di spessore.
Sempre nel territorio di san’Anna, il Corno d’Aquilio (1545 m) segna il limite settentrionale della Valpolicella.
Il termine “aquilio” viene fatto derivare dal Latino aquilus e cioè “scuro, fosco”. Si tratta del punto più elevato dell’enorme lastrone calcareo che, innalzatosi nel corso dell’era terziaria (30 milioni di anni fa) ed eroso successivamente, ha dato origine al territorio della Valpolicella.
Dalla cima del Corno si può ammirare un bellissimo panorama sul sottostante altipiano di Fosse e Sant’Anna d’Alfaedo, sul versante orientale del Monte Baldo e sulla Val d’Adige fino al Lago di Garda.
In prossimità dell’altipiano sul versante nord-orientale del Corno d’Aquilio si apre uno degli abissi carsici più profondi del mondo, la Spluga della Preta.
Essa si presenta come una dolina ad imbuto che dà accesso ad una serie di pozzi, cavità e meandri fino a raggiungere la profondità di circa 1000 metri.
La Spluga della Preta, formatasi in seguito all’azione erosiva dell’acqua sulle rocce calcaree che costituiscono il Corno d’Aquilio, fu esplorata per la prima volta nel 1925. ( più informazioni a questo sito )
La Pieve di S. Giorgio è uno dei più importanti esempi di arte romanica del territorio veronese. E’ un edificio a tre navate, con doppia terminazione absidale infatti verso occidente la chiesa si apre in un’alta e stretta abside dove è stata ricavata l’attuale porta, mentre sul lato orientale ci sono le consuete tre absidi.