Viaggio a Siviglia: il nostro itinerario guida di 3 giorni

E’ la quarta città della Spagna, non troppo grande da dovercisi dedicare tanti giorni per vederla con completezza, ma neppure piccola, se quindi state cercando una meta per un fine settimana da farsi anche nella stagione fredda, un viaggio a Siviglia è ciò che vi consigliamo sicuramente!

Ben collegata dalle compagnie aeree low cost, ottimo clima nei periodo per noi più freddi, ottima cucina, offerta culturale ampia costo della vita moderato… le carte ci sono tutte per un bel viaggio da organizzarsi anche all’ultimo momento sfruttando le offerte delle compagnie aeree!

Detto questo, ecco il nostro itinerario guida di viaggio a Siviglia per scoprirla in 3 giorni

Quando arriverete all’aeroporto di Siviglia per arrivare in città prendete l’autobus di linea EA che con 4 € in circa 30 minuti, vi porterà a Plaza Armas (fa fermate intermedie alcune anche centrali prima del capolinea controllate quella più comoda al vostro alloggio, se avete l’hotel in zona cattedrale le fermate più comode sono quelle di San Sebastian o della Torre de Oro) Troverete la fermata fuori dall’uscita degli arrivi, sulla sinistra. Preparatevi ad una lunga coda che però si fa abbastanza velocemente. Non preoccupatevi per il biglietto e mettetevi subito in coda, un bigliettaio risale la fila facendo i biglietti oppure potete farli direttamente dall’autista.

Stessa cosa vale per il ritorno, il biglietto si fa dall’autista appena saliti. Solo se avete il volo di andata e ritorno nello stesso giorno potete fare il biglietto unico a 6€ per il bus.

Questa è la mappa zoommabile dei luoghi e degli itinerari suddivisi per singolo giorno che potrete consultare e usare in loco anche tramite la vostra app di google maps.

Giorno 1: Real Alcazar El Arenal, Triana e la zona di Plaza de Espana

itinerario siviglia 3 giorni

Partiamo da uno dei pezzi forti della città.

La visita al Real Alcazar impiega circa due ore, spesso c’è coda in biglietteria per questo vi consiglio di prenotare i biglietti on line oppure di andarci all’apertura alle 9.30 del mattino. Il bellissimo palazzo Reale, patrimonio UNESCO, è composto da vari ambienti coperti ed un grande parco circondato di mura che non dovete fare l’errore di ignorare durante la visita.

Usciti dal Palazzo Reale  un altro monumento che è patrimonio UNESCO: il palazzo rinascimentale Casa Lonja opera di Juan de Herrera, sede dell’Archivio Generale delle Indie. Da qui dirigetevi verso  il cuore del quartiere de l’Arenal.

Prima tappa l’Hospital de la Caridad con la sua grande chiesa barocca che custodisce anche dei quadri di Murillo.

Raggiungiamo il lungo fiume dove svetta la sagoma della bella Torre del Oro, non lontano la costruzione della Real Maestranza, la più antica arena di Spagna.

Prima di lasciare il quartiere soffermatevi ad ammirare la bella scultura di Eduardo Chillida, Monumento a la Tolerancia, che si trova proprio sulle sponde del fiume.

L’ Arenal è zona da tener presente per la sera in quanto è piena nelle sue viuzze centrali di bar antichi e molto autentici, mentre il Paseo di Cristobal Colon è dove si trovano molti dei locali chic più gettonati dai locals.

Percorriamo il Puente de Triana per spostarci nel bellissimo omonimo quartiere.

Appena superato il ponte, sulla destra svetta la sagoma della bella Capilla del Carmen, mentre, scendendo pochi scalini, troverete sia il bel mercato di Triana frequentatissimo anche per ottime tapas, che il Castillo de San Jorge visitabile gratuitamente e sede della temutissima inquisizione spagnola.

Triana è il quartiere delle ceramiche, qui sono state create la gran parte delle azulejos che rivestono i palazzi cittadini. Per scoprire le tantissime fabbriche di ceramiche della zona addentratevi nelle viuzze che partono dal lato destro di Calle San Jacinto. Merita una visita anche il Centro Ceramica Triana che si trova proprio in questa zona.

Spostiamoci adesso sul lato sinistro, dalla frequentatissima Plaza de Altozano cercate la Capilla de los Marineros ( per trovarla sicuramente aperta andateci la domenica ) e poi proseguite per la Iglesia di Santa Ana poco lontana. Si tratta della chiesa più antica di Siviglia e intorno vi si trovano alcuni bar molto caratteristici dove potrebbe capitarvi di assistere a gruppi di amici che improvvisano pezzi di Flamenco mentre bevono una birra in compagnia.

Questo quartiere è tra i più affascinanti ed autentici della città, perdetevi tra le sue strade e la sua gente.

Percorrendo la Calle Betis che costeggia il fiume e offre bellissime viste sul centro di Siviglia, raggiungete il ponte di San Telmo e attraversatelo.

Pochi metri sulla destra e comincia un susseguirsi di grandiosi palazzi

Il primo che incontrerete è Palacio San Telmo con il suo maestoso portale barocco , oggi sede di uffici governativi, di fronte l’elegante Hotel Alfonso XIII costruito in occasione dell’expo del 1929 e, poco più avanti, la reale Fabbrica del Tabacco che oggi ospita l’università ed è liberamente visitabile.

Superato il teatro Lope de la Vega, ancora pochi metri vi separano da uno dei luoghi più celebri di Siviglia: la Plaza de Espana. Arrivare qui all’ora del tramonto può essere la scelta giusta per i giochi di colore che illuminano l’ocra e le azulejos della grandissima e sorprendente costruzione ideata come centro dell’esposizione.

Questo luogo molto scenografico catturerà sicuramente la vostra attenzione ma non dimenticate di visitare il resto del parco Maria Luisa.

In particolare arrivate in fondo fino al Museo Archeologico e al Museo di Arte e Costumi Popolari entrambi ospitati in due bellissimi palazzi che fanno da contorno alla elegante Plaza de America

Giorno 2 : Santa Cruz, El Centro e la Cattedrale di Siviglia

 

 

Partendo dall’insolita piazza alberata dove si trova l’uscita del Real Alcazar, addentriamoci nelle viuzze del Barrio de Santa Cruz teatro di molte delle delle avventure di Don Giovanni. Potete decidere di perdervi tra le piccole vie pedonali e scoprirete degli angoli meravigliosi ma ci sono alcuni punti che non potete rischiare di saltare.

Calle de la Juderia e Calle Agua per esempio che costeggia esternamente le mura dell’Alcazar, l‘Hospital de los Venerables, e le deliziose piazze che ogni tanto si aprono tra i vicoli.

Famosa è Plaza de La Cruz al centro del quale si trova la tomba del pittore Murillo, ma anche la elegante Plaza de los Refinedores. anche se la mia preferita è la piccola piazza triangolare Plaza de las Tres Cruces. [Vi consiglio di fare il giro di questo quartiere la mattina sul presto per evitare di perderne la magia: le vie strette è facile che si congestionino velocemente nelle ora più frequentate dai turisti]

Proseguendo con l’itinerario una sosta alla Iglesia di Santa Maria la Blanca che tra l’altro custodisce una ultima cena di Murillo.

Volendo è interessante la visita di due dimore signorili del XVI secolo:  Casa de Salinas e Casa de Los Pinelo sede dell’Accademia di Belle Arti.

Andando verso la prossima tappa si incontrano due conventi dove è possibile comprare i Dulces del Convento: dolci tipici artigianali fatti dalle suore di clausura ( è un’usanza molto diffusa a Siviglia) Il primo è il Convento de Madre de Dios, e il secondo più defilato è il Real Monastero de San Leandro.

Pochi passi ci separano da una tappa imperdibile: la Casa de Pilatos, una delle meraviglie della città.

Proseguiamo e andiamo a scoprire l’anima contemporanea cittadina con i famosissimi Setas de Sivilla, meglio detto Metropol Parasol: la struttura in legno più grande del mondo e scenograficamente stupenda. Vi consiglio di visitarla sia di giorno che di sera quando l’illuminazione blu crea dei bellissimi effetti. Sotto la struttura, oltre ad un mercato, vi sono anche i resti archeologici visitabili dell‘antiquarium.

Poco lontano si trova il Palacio de Las Duenas residenza dei Duchi d’Alba.

Il museo delle belle Arti di Siviglia affaccia su una incantevole piazzetta, fino al ospita anche una impostante monografica dedicata a Murillo ( fino al 17 marzo) per i 400 anni del pittore.

Andando verso la frequentatissima Calle Sierpes, fate una sosta alla Iglesia de la Magdalena, e poi cercate la bellissima cappella di San Josè ( se avrete fortuna potrete anche trovarla aperta)

Di lì spostatevi sulla vicinissima piazza del Salvador, (luogo da tener presente per gli aperitivi soprattutto della domenica a pranzo in quanto affollatissimo di Sivigliani) qui si trova anche la seconda più grande chiesa della città dopo la cattedrale.

Un consiglio pratico che vi do è di visitare questa chiesa prima di andare a vedere la cattedrale.

Il biglietto di 9 euro è infatti comprensivo della visita alle due chiese e la salita alla torre della Giralda. La fila per accedere alla biglietteria della cattedrale è lunghissima, mentre in questa chiesa del Salvador assolutamente no. Quindi è assolutamente conveniente fare il biglietto qui, e poi recarsi alla Cattedrale dove esibendo il biglietto salterete tutta la fila accedendo direttamente.

L’interno della chiesa del Salvador è spettacolare in special modo per i retabli barocchi che custodisce.

Si prosegue con il palazzo del municipio con la sua doppia facciata che da sulle Plaza Nuova e Plaza san Francisco per poi arrivare alla Cattedrale, patrimonio UNESCO a cui dedicare, insieme alla salita sulla torre della Giralda, un paio d’ore.

Giorno 3: Alameda e Cartuja

Siamo nella zona meno turistica della città ma che regala comunque angoli di grande fascino, iniziamo dal monastero di Santa Paula, uno dei pochi visitabili della città( anche qui è possibile acquistarne i dolci), la vicina Iglesia de San Marcos con la sua bella torre Mudejar e la vicina chiesa de San Luis de los Franceses

Camminando verso nord si arriva all’arco de la Macarena. Qui si può ammirare un lungo tratto di mura arabe intatte e soprattutto la Basilica de la Macarena dove si venera la famosissima Virgen de la Macarena tra le più importanti del corteo del mattino del venerdì santo.

Un passaggio interno della chiesa consente di arrivare sul retro dell’altare e ammirare la statua da vicinissimo.

Usciti dalla chiesa e oltre le mura si ammira l’imponente facciata rinascimentale dell’ Hospital de las Cinco Llagas sede del parlamento andaluso.

Poco lontano si vede la sagoma dell’alta Torre de los Perdigones, unica parte restante di un antica fabbrica di pallini di piombo.

Rientrando verso il cuore de l’Alameda si incontra il mercato di Feria, per me il più bel mercato della città, con tantissimi bar di tapas frequentatissimi dai Sivigliani.

Poco lontano si apre la grande piazza de l’Alameda de Hercules piena di bar e animatissima anche la sera.

Calle Santa Clara e l’omonimo convento sono luoghi di grande fascino così come la piazza de San Lorenzo dove affaccia un’altra chiesa oggetto di grande devozione: quella dedicata a Nuestro Padre Jesus del Gran Poder

Raggiungiamo il fiume e lo attraversiamo con il ponte pedonale Paseo de la Cartuja e ci troveremo davanti alla grandissima area del Monastero de la Cartuja, oggi sede del Centro Andaluz de Arte Contemporaneo, un luogo decisamente da non perdersi!

Una passeggiata vi porterà sotto alla Torre Sevilla, il più alto grattacielo dell’Andalucia progettato da Cecar Pelli.

Da qui potete decidere di riattraversare il fiume al Puente del Cristo, o continuare la passeggiata su questo lato del fiume arrivando in pochi metri a Triana.

viaggio a siviglia

 

Viaggio a Siviglia: il nostro itinerario guida di 3 giorni ultima modifica: 2019-01-22T15:00:39+01:00 da patrizia

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