Vinitaly: il nostro focus sul Franciacorta

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Come anticipato nel post di ieri, il nostro Vinitaly quest’anno è stato dedicato principalmente all’approfondimento del Franciacorta, dove abbiamo passato ben due giornate di questa manifestazione.

Sebbene la nostra sia stata una scelta frutto di un concatenarsi di eventi, più che una nostra iniziativa, devo dire che dedicarsi a conoscere approfonditamente una tipologia di vini piuttosto che una generica infarinatura di tutto, ci ha arricchito decisamente di più.

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Lo stand della Franciacorta era, come sempre, tra i più gettonati della fiera, tanto che gli ingressi al padiglione erano calmierati, noi insieme ad altri blogger provenienti da tutta Italia, siamo stati chiamati dal Consorzio Franciacorta per una degustazione davvero speciale una FRANCIACORTA EXPERIENCE.

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 Divisi in tre gruppi infatti siamo andati alla scoperta di tre grandi tipologie di questa DOCG Franciacorta, un unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino stesso.

Rosè (uvaggio: chardonnay, pinot bianco max 50%, pinot nero min.25%) ; Saten (uvaggio: chardonnay prevalente, pinot bianco max 50%), Pas Dosè (lo zucchero presente è solo quello naturale residuo del vino, fino a 3g/l )

Gabrio ha seguito il gruppo dei Rosè mentre io, con mia somma gioia amando i vini secchi, il Pas Dosè.

Ogni gruppo ha visitato gli stand di 3 diverse cantine. Per il Pas Dosè abbiamo degustato Barone Pizzini, Clarabella e Fratelli Berlucchi.

Barone Pizzini è stato il primo a credere nel Franciacorta Biologico, e i suoi ottimi vini sono prodotti esclusivamente in questo modo, a mio parere un grandissimo valore aggiunto. Il suo Nature 2010 era equilibrato e di gran carattere, sicuramente una bottiglia da cercare.

Clarabella ci ha stupiti subito con il suo stand interamente ricoperto da fotografie di volti: sono tutte le persone che hanno lavorato a fare questo vino. Ci raccontano infatti che Clarabella è una cooperativa sociale per il recupero di persone con problemi psichici: un’altra bellissima storia da tenere a mente quando scegliamo cosa bere, anche perchè il loro èssenza ( biologico) è davvero un ottimo prodotto.

Fratelli Berlucchi non ha bisogno di presentazioni, il loro Pas Dosè del 2009 è l’unico Franciacorta ad essere entrato nella Top 100 di Wine Enthusiast, e non c’è da chiedersi il perchè dopo averlo assaggiato!

Ma in questa cantina, complice qualche minuto avanzato, siamo andati “fuori tema”. Come non assaggiare in anteprima la novità della cantina che ha debuttato proprio a Vinitaly 2014?

Si tratta di Freccianera, un brut creato con gli uvaggi del 2007 ( annata d’eccezione). Una meravigliosa Tilli Rizzo ci racconta che questo è un Franciacorta fatto come una volta: il pinot bianco è ben il 50% del totale. Se amate come me lo champagne amerete alla follia questo Franciacorta!

Per il gruppo Rosè Gabrio ha assaggiato: un millesimato 2008 Le Marchesine ( 50% Pinot nero e 50% chardonnay) ;si prosegue alla cantina Il Mosnel con due diverse bottiglie: il Brut Rosè e Parosè un incredibile Rosè non dosato, e si finisce con il 100% Pinot Nero di Ronco Calino. Anche in questo caso ci sono stati dei fuori tema molto apprezzati mi dicono come il Pas Dosè Ronco Calino e il Blanc de Noir di Le Marchesine.

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Finita la degustazione ci siamo ritrovati tutti insieme per un piacevolissimo pranzo in cui Fede e Tinto ( conduttori radiofonici nonché autori del libro “Sommelier ma non troppo” ) hanno fatto da piacevolissimi intrattenitori-conduttori mentre ci venivano presentati piatta di alta cucina con il Franciacorta protagonista. Lo chef Stefano Cerveni ha presentato il suo purè di patate viola con gambero rosso di Sicilia e salsa al Franciacorta di cui abbiamo apprezzato il perfetto connubio acido della salsa e dolce della patata viola.

Il risotto al Franciacorta invece è opera di chef Vittorio Fusari che ci ha veramente conquistato con un equilibrio di sapori insolito ma affascinante.

A coordinare il tutto una perfetta ( e dalle inesauribili energie) Arianna Vianelli del consorzio Franciacorta.

A completare il nostro tour Franciacortino una esaustiva degustazione presso la cantina Contadi Castaldi che ci ha comunicato che nelle loro strategie di marketing c’è l’intenzione di proporre alcuni loro prodotti come perfetto abbinamento alla pizza entrando in un mercato da cui per ora il vino è tagliato fuori. La scelta a noi piace, tanto più che anche da un punto di vista nutrizionale la scelta è corretta: il tanto amato binomio pizza-birra è infatti sbagliato a causa dei picchi glicemici che procura, cosa che un vino fresco e poco impegnativo potrebbe ovviare e anzi diventare una moda da caldeggiare!

Una nuova ( per noi) scoperta poi è stata la cantina Le Quattro Terre, che oltre a produrre un eccellente Franciacorta aprirà a breve uno spazio dedicato alla ristorazione, la Locanda Quattro Terre…in cucina un grande chef e un nostro grande amico: Fabrizio Albini. Non vediamo l’ora di andare a trovarli!

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Vinitaly: il nostro focus sul Franciacorta ultima modifica: 2014-04-16T11:51:40+02:00 da patrizia

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