A Castelnuovo Rangone, provincia di Modena, esiste un museo che credo di non sbagliarmi nel definire unico nel suo genere: il museo della salumeria.
Unico per una serie di motivi: l’argomento innanzitutto, non proprio consueto per una esposizione museale. Insolito poi perché si tratta di un museo privato, messo in piedi da Villani, l’azienda di una famiglia che da 5 generazioni guida la più antica salumeria italiana.
Particolare per il luogo in cui si trova, perché forse in pochi sapranno che Castelnuovo Rangone è un piccolo paese interamente dedito alla produzione di pregiatissimi prosciutti e affini.
Se infatti dalle parole potreste aspettarvi una dettagliata esposizione di strumenti e tecniche di produzione e poco più, dalle foto avrete già intuito che questo piccolo museo privato sviluppato su tre piani è decisamente un progetto fuori dal comune.
Non ho resistito dal volerne sapere di più e così ho scoperto che il progetto è opera del giovane Francesco Catalano che così descrive il suo progetto:
MuSa è il punto di arrivo di un profondo ripensamento sul ruolo del museo: un tempo compiaciuto custode di memorie antiche chiuso nella propria aura di erudizione elitaria, oggi invece chiamato a moltiplicare e facilitare le occasioni di crescita culturale per un pubblico sempre più ampio. Convinto di questa visione ho cercato di progettare un luogo dove sapere e piacere si possano intrecciare continuamente, accompagnando il visitatore e alimentando la sua curiosità. È stato questo binomio sapere-piacere a guidarmi in tutte le scelte progettuali, per proporre un viaggio alla scoperta dell’universo del salume, che riflettesse quello che io stesso ho intrapreso avvicinandomi a questo mondo, apprezzando anche aspetti scontati per un esperto di Arte Salumiera, che si sono invece rivelati sorprendenti per il pubblico più esteso del museo.
Se queste vi possono sembrare bellissime parole sappiate che invece riflettono esattamente l’esperienza del MuSa: e per chi ha saputo cogliere (e vincere) una sfida per nulla facile quale quella di fare entusiasmare e divertire il visitatore di fronte alla storia della realizzazione del prosciutto, non può che andare la mia completa stima.Il museo della salumeria è aperto tutti i giorni ed è consagliabile prenotarne la visita
Comments
Grazie per l’entusiasmo delle vostre parole e delle bellissime foto del post… sono riuscite a far vedere il Museo della Salumeria con occhi nuovi persino a me 😉
Tornateci a trovare presto: ci sono tante novità che stiamo costruendo intorno al MuSa per prepararlo ad accogliere Expo2015, e mi auguro di potervi accompagnare personalmente a scoprirle!
http://www.francescocatalano.it/project/musa/
sarebbe sicuramente un onore!! Grazie Francesco di essere passato di qui e complimenti ancora per il lavoro eccellente
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