Abbiamo conosciuto Errico Recanati, chef del Ristorante Andreina Loreto qualche mese fa durante la manifestazione “Per Tutti i Gusti” nella serata dedicata alle Marche, pochi giorni fa siamo andati a trovarlo nel suo regno.
Il ristorante si trova in una bella costruzione in mattoni proprio in fianco a questa fonte da cui prende il nome la strada in cui si trova
Il posto è molto accogliente, appena entrati in primo piano il grandissimo camino per la cottura alla brace: la tradizione del ristorante Andreina da cui Errico è partito per elaborare la sua personalissima idea di cucina.
Nel ricordo di una cena assolutamente sublime vogliamo lasciare qui alcune istantanee, rigorosamente “rubate” con telefono ed Instagram, dei meravigliosi piatti che abbiamo mangiato.
Sapori fantastici, materie prime di altissimo livello, accostamenti inusueti e profumi che vengono dal passato. Il tutto presentato con una raffinatezza ed una cura dei dettagli che esalta ancora di più la perfezione delle portate.
Least but not last, in sala Ramona, che affianca Errico oltre che nel lavoro anche nella vita, è una elegantissima padrona di casa, che ti fa sentire subito a tuo agio , oltre che l’attenta e competente sommelier dell’ Andreina.
Accolti da diversi pani e grissini fatti in casa accompagnati da olio top quality, ecco cosa abbiamo degustato:
-La patata bucata cerca il suo abbinamento- una piccola tavolozza di colori e sapori, speciale la “bolla” di pomodoro fresco che ti si squaglia in bocca
-Come un uovo- una composta di pera su letto di formaggio che crea una perfetta illusione di avere nel piatto un uovo fritto
-Patè di fegatini di piccione- abbinato ai panettini caldi: delizioso
-Un francese nelle Marche- chi si rivede? 🙂 il foie gras abbinato alla stracciatella di bufala e alle visciole un capolavoro che avevamo già amato a Milano, che piacere ritrovarlo!
-Mini hamburger di cinghialotto con maionese al lampone- assolutamente sublime, non solo nell’aspetto ma anche nel sapore…forse un po’ complicato da addentare…ma vale la pena rischiare di perdere l’aplomb sbrodolandosi un pochino! 😉
-Carciofo fritto nel verdicchio, flan di pecorino di fossa, pera caramellata- forse uno dei piatti che personalmente ho amato di più, semplicemente perfetto!!
-salumi marchigiani accompagnati da pecorino di fossa- tradizione e tipicità marchigiana ai massimi livelli
-Gnocco di patate viola ripieni di lepre in salmì con burro salvia e mirtilli- una pietanza tutta splendidamente viola, talmente belli che ti dispiace mangiarli ( ma quando cominci non finiresti più!)
Spaghettone Mancini, baccalà animelle e puntarelle- Mancini produce una pasta speciale di suo , ma con questo condimento…wow!
-Brodo di cipolle cotte sotto la cenere con quadratini ripieni di fagianella e foie gras- come rubare ai francesi il primato su uno dei loro piatti storici! Chapeau!
-Lo scampo rincorre la lepre- un nome buffo per descrivere un piatto bellissimo e due gusti raramente presentati insieme in un abbinamento assolutamente speciale… anche questo nella top 3!
– Lo spiedino di foie gras, quaglia e visciole- le visciole: fino a pochi mesi fa neppure sapevo della loro esistenza, adesso che le ho scoperte non posso non apprezzarne la capacità qui di creare il legame perfetto tra queste due carni dalla consistenza e sapore così diversi. Un piatto altamente elaborato e difficile, dall’equilibrio perfetto. Questo piatto prende la entusiasta preferenza di Gabrio
-Coniglio ripieno di erbe di campo, mandarino candito, sapa, cotto allo spiedo- anche qui ritroviamo un elemento particolare e poco conosciuto della tradizione locale come la sapa, qui usato con modernità e maestria
– Il maialino allo spiedo con patata e cipolla cotte alla brace- la ricetta della nonna , come ci dice Errico, tutto è partito da qui e tutto ritorna qui.
Si finisce con i dolci…lo ammetto, l’orario si fa sentire e mi sono persa con i nomi, ma non con i gusti,su tutti fantastico il cioccolato declinato in modi, temperature e consistenze diverse, il tutto sempre con una attenzione all’ estetica davvero notevole!
Persino il caffè da chef Recanati è speciale con una zuccheriera a 4 varietà di cristalli!
Spero di essere riuscita a trasmettervi anche solo metà della passione che questo giovane chef mette nel suo lavoro e nella sua ricerca. Passione che gli è valsa la sua prima stella Michelin ( che sono sicura non rimarrà l’unica) e l’attenzione della stampa di settore (sua l’ultima copertina della prestigiosa rivista del gruppo del Sole 24 Ore “Ristoranti, Imprese del Gusto”)
Ristorante Andreina, via Buffolareccia 14, Loreto.
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