Come molte altre chiese del Tirolo essa è circondata da un piccolo cimitero.
Mi hanno sempre affascinato queste chiese, non le ho mai trovate lugubri. Ma non mi era mai capitato di vederle sotto la neve, anzi sotto un alto manto di neve che ricopre quasi interamente le croci. Una sensazione di pace e di bellezza incredibile.
Ma oltre lo spettacolo del cimitero innevato, il duomo di San Candido, ha molto altro da offrire.
In origine qui vi era l’Abbazia dei Benedettini, trasformata verso il 1100 in una Collegiata indipendente ma della chiesa dell’Abbazia nulla è rimasto.
La chiesa viene infatti interamente ricostruita a partire dal 1140: di quest’epoca sono tutt’ora le mura esterne, i pilastri, le absidi e la cripta. Un secolo più tardi vengono realizzate le volte e gli affreschi, e in un secondo momento la grande torre campanaria.
Dalla metà del 1300 in poi la chiesa non ha subito più alcun intervento e questo la rende un capolavoro di romanico puro ed intatto
All’interno bellissimo il gruppo della Crocifissione , opera di un artista locale del 1250 , venerato fin dai tempi lontani con pellegrinaggi provenienti da tutto il regno asburgico.