Napoli è famosa per i suoi sotterranei, in pieno centro è impossibile non imbattersi nella pubblicizzatissima visita Napoli Sotterranea.
Eppure la vera Napoli sotterranea da non perdere si trova non molto lontano, a metà strada tra Capodimonte e il quartiere Sanità. Si tratta delle cosiddette Catacombe di San Gennaro: un luogo che è impossibile non visitare se ci si trova a Napoli.
La porta da cui si accede è quella della foto qui sopra, e si raggiunge con una scalinata che scende dal fianco della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio.
L’origine delle catacombe si deve all’attività antichissima di estrazione del tufo giallo, usato per tantissimi degli edifici della città come per esempio anche per costruire Castel dell’Ovo
Il nucleo originario delle Catacombe di San Gennaro risale al II secolo d.C. Si tratta, probabilmente, del sepolcro di una famiglia gentilizia che poi donò gli spazi alla comunità cristiana.
L’ampliamento iniziò nel IV secolo d.C. in seguito alla deposizione delle spoglie di Sant’Agrippino, primo patrono di Napoli, nella basilica ipogea a lui dedicata. Un’unica navata scavata nel tufo, che conserva ancora una sedia vescovile ricavata nella roccia e l’altare con un’apertura, in cui i fedeli potevano vedere e toccare la tomba del santo.
fonte: sito delle Catacombe di San Gennaro
Una volta entrati nelle catacombe lo spettacolo è stupefacente : gli spazi enormi danno la sensazione di essere in una cattedrale sotterranea più che in un luogo di sepoltura.
ma la parte architettonica, seppur notevole, di per sé non è di certo la più importante.
Affreschi di splendida fattura del V secolo restituiti alla vista grazie a continui restauri che permettono di far venire in luce sempre più parti di questo museo nascosto.
Una delle parti più emozionanti è la cosiddetta Cripta dei Vescovi, qui si possono ammirare meravigliosi mosaici del V secolo talmente espressivi da essere quasi inquietanti come, in particolare, quello che rappresenta il vescovo di Cartagine San Quodvultdeus che è raffigurato con uno sguardo che a distanza di secoli è ancora capace di turbare.
Ovviamente le Catacombe di San Gennaro prendono il nome dal veneratissimo santo patrono di Napoli.
Martirizzato nel 305 d.C. , ne fu raccolto il sangue in due ampolle mentre il corpo fu sepolto nell’Agro Marciano.
E’ nel V secolo che i resti furono portati a Napoli e sepolti all’interno delle Catacombe, che divennero luogo di pellegrinaggio e presero il suo nome.
Il luogo di sepoltura è stato individuato ed è visitabile all’interno delle catacombe stesse.
La visita viene effettuata con delle guide che ti spiegano in maniera completa ( ma non noiosa) quanto si sta visitando. Le guide fanno parte della cooperativa sociale La Paranza che è attiva non solo nel recupero di questi luoghi, ma anche a sostenere ( dando lavoro) i giovani del quartiere Sanità.
Le catacombe di San Gennaro sono aperte tutti i giorni con questi orari:
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso ore 17:00)
domenica e festivi dalle 10:00 alle 13:00 (ultimo ingresso ore 13:00)
Comments
Ciao.
Ho molto apprezzato ciò che hai scritto.
Mi permetto solo una precisazione: nel catacombe in oggetto sono nel cuore di CAPODIMONTE.
AD ESSere nel rione sanità sono quelle di San Gaudioso
Ciao!
Grazie della precisazione, sono sempre benvenute e preziose!