Motovun, da noi conosciuta anche come Montona d’Istria, è una cittadina di impianto medioevale nella zona collinare dell’interno della regione.
Prima di arrivare a Motovun ci hanno detto che saremmo andati a visitare la nuova Toscana.
Durante il nostro soggiorno abbiamo notato che la gente Istriana tende a promuovere la propria terra con strani paragoni a realtà turistiche molto forti, forse nell’intento di mostrarsi all’ altezza del turismo internazionale che stanno conquistando. E così un porto turistico è come quello di Nizza, il tartufo è come quello d’Alba, il mare è come quello della Sardegna e queste colline sono come quelle Toscane.
Falso.
La terra Istriana non assomiglia a nessun altra e così i suoi sapori. Non c’è bisogno di doverla paragonare a realtà che per mille motivi sono completamente diverse, perchè la cultura del viaggiare serve proprio a questo: a trovare in ogni luogo la sua peculiarità che la rende unica, ed è facendo scoprire quella che potrai realmente fare innamorare le persone di un luogo.
Per arrivare a Motovun attraverserete una Istra verdissima, intatta, non sfregiata da disastrose costruzioni, fatta da strade ordinatissime ed estremamente curate, che corrono su e giù per dolci pendii, un paesaggio bellissimo che che nulla ha in comune con le valli Toscane.
Il paese si sviluppa sulla cima di una di queste dolci colline e il nucleo principale è costituito da una strana piazzetta in cui si ritrovano un torrione medioevale appartenente alla chiesa di Sveti Stjepan che è invece di epoca più recente, del XVII secolo, disegnata probabilmente dall’architetto Andrea Palladio.
La nostra guida ci ha riferito che all’interno di questa chiesa sia custodito uno dei tre spini superstiti della corona di Cristo. Di questa informazione però non ho trovato riscontro da nessuna parte e quindi la riporto col beneficio del dubbio.
Ma la parte più bella di questo paese, se la perdono quasi tutti.
Una navetta infatti ti porta fino all’inizio del paese e ti riporta giù a fine visita. Noi ci siamo staccati dal gruppo e ci siamo dati appuntamento al parcheggio da dove partiva la navetta ed abbiamo intrapreso la discesa attraverso la strada pedonale, e qui Motovun ci ha mostrato il suo lato più autentico.
Il paese infatti si snoda con una serie di case che fronteggiano i due lati della scalinata che scende dal centro più storico giù lungo il pendio, e qui bellissime case in pietra e una nuova porta della città ci hanno accompagnato fino a valle.