La piramide di Cheope, la Sfinge e la necropoli di Giza a Il Cairo

Non c’è molto che io vi possa raccontare su questi luoghi che probabilmente non sappiate già, nonostante questo da dire ce ne è molto, moltissimo.

Tutti noi abbiamo studiato le piramidi fino dai primissimi anni di scuola, tutti ne abbiamo visto milioni di foto, documentari, video, ne abbiamo letto su enciclopedie, libri, riviste, eppure…

Eppure vi assicuro che ricorderete il momento esatto in cui le vedrete per la prima volta.

Il sito della necropoli di Giza si trova al limitare della città de Il Cairo, senza soluzione di continuità con il nucleo abitativo se non una corta stradina che in un paio di curve vi alzerà al livello del di poco rialzato altopiano su cui sorge la necropoli di Giza. Questo dettaglio è già un po’ straniante,  non solo perché l’immagine comune delle piramidi immerse nel deserto cozza con questa descrizione, quanto perché appena giunti in loco il Cairo sembra improvvisamente lontana chilometri. Non si sentono gli assordanti rumori del suo traffico, non si vedono i suoi milioni di abitanti, tutto è li vicino ma nello stesso tempo molto, molto lontano.

Quando sono arrivata all’ingresso della necropoli di Giza era mattina abbastanza presto. La biglietteria si trova dopo un grande piazzale i cui confini coprono parzialmente i contorni della Piramide di Cheope, l’unica visibile da questa angolazione. Avevo il sole in faccia e sono sicura che quel fotogramma, questo fotogramma che vedete qui sotto a queste mie righe, non lo dimenticherò.

Sono stata qualche minuto lì ferma, senza andare oltre anche se sapevo che da li a poco avrei potuto vederla nella sua interezza, toccarla, misurarne a pieni occhi tutte le caratteristiche. Ne vedevo solo i contorni ma la percepivo in pieno.

L’idea di essere arrivata in un posto dove dovevi essere, una sorta di riconoscimento nell’ignoto, qualcosa che ri-conosci pur cosciente di non sapere ancora come sia.

Non dico sia stata una sensazione mai provata, ma non tante volte.

piramide di cheope

La Piramide di Cheope

Una volta entrati, la Piramide di Cheope ti aspetta li a pochi passi. L’unica tra le sette meraviglie del mondo antico rimasta in piedi, era alta 146 metri ma a causa del deterioramento della pietra misura ora 137 metri con una lunghezza della base di 230 metri. Ci vollero 3 milioni di blocchi di pietra calcarea per costruire questa piramide.

Le tecniche di costruzione di questa, come di tutte le piramidi egizie, sono tutt’ora motivo di studio in quanto non è chiaro molto dell’intero processo: a partire dall’estrazione dei blocchi, passando per il loro spostamento e innalzamento, finendo per i sistemi usati per saldare tra loro le pietre.

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Si parla di blocchi di circa una tonnellata e mezzo ciascuno, e l’impiego della forza lavoro è stimata dalle 30000 alle 50000 persone che hanno ultimato la piramide in circa 10 anni.

Se volete sapere qualcosina in più sulle varie teorie razionale sull’uso di leve, slitte e i tentativi di simulazione di costruzione, vi rimando a questa pagina di wikipedia.

Mentre se avete voglia di “sognare” un po’ su una sensazione (che vi garantisco avrete anche voi quando vi troverete a cospetto delle piramidi), cercate su google misteri sulla costruzione delle piramidi e troverete tantissima bibliografia con le teorie più disparate che però, più o meno, rimandano tutte all’esistenza di una civiltà molto più evoluta e forse molto più antica degli egizi stessi.

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La necropoli di Giza

L’intera necropoli di Giza si pensa sia stata costruita nell’arco temporale del regno di cinque faraoni e quindi a conti fatti meno di un secolo.

Essa comprende: le tre piramidi maggiori, quella di Cheope, quella di Chefren e quella di Micerino, la Sfinge, i templi a valle, 35 posti per barche tagliati nella roccia, numerosi camminamenti, oltre alla pavimentazione ( tutt’ora quasi perfettamente livellata) di quasi tutta la piana realizzata con grandi pietre che potrete notare un po’ in tutte le foto.

La piramide di Chefren è l’unica che mantiene traccia, nella sua punta, del rivestimento in pietra calcarea liscia che anticamente ricopriva tutte le piramidi, e appare più alta di quella di Cheope perché venne costruita su uno zoccolo di roccia alto circa 10 metri

Durante la visita tutte le guide vi condurranno in un piazzale sopraelevato rispetto alle piramidi in cui potrete ammirare le tre piramidi allineate, e se non avete guida vi offriranno di condurvici con vari mezzi: auto, pulmini, carrozze, cavalli, cammelli.

necropoli di giza

E’ un posto molto turistico, pieno di bancarelle e cammellieri che vi proporranno un giro, ma rimane una vista molto molto emozionante anche perché, a dispetto di ogni aspettativa, la vista si aprirà davanti a voi sgombra e pulita permettendovi di godere in tranquillità e bellezza di uno degli scenari unici al mondo.

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La cosa che non è molto risaputa è che oltre alle grandi piramidi nella piana di Giza esistono delle piramidi minori , dette piramidi delle regine e anche alcune mastabe ( particolare tipo di tomba monumentale a forma di piramide mozza)

La Sfinge

sfinge

Scendendo verso valle si rivela alla vista la Sfinge.

Nella sua incredibile possenza sembra impossibile non averla scorta fin’ora.

La Sfinge raffigura una creatura mitologica con corpo di leone e testa d’uomo sdraiata, gli egittologi ritengono che il suo volto sia quello del faraone Chefren anche se si parla sempre di teorie. Realizzata in pietra calcarea poggiante su un substrato roccioso, è la più grande statua monolitica tra le sfingi egizie, lunga 73 metri, alta 20 e larga 19, si pensi che la sola testa ha un’altezza di 4 metri.

La Grande Sfinge è parte integrante dell’ampio complesso funerario di Chefren, la cui piramide si trova infatti alle sue spalle e si trova lateralmente alla rampa processionale che conduce dal tempio a valle alla Piramide di Chefren.

Prima di accedere al luogo dove si può ammirare più da vicino la sfinge infatti si attraversa il tempio a valle di Chefren. Questo luogo, di cui si parla poco, ha in realtà una notevole importanza in quanto si tratta dell’unico tempio a valle che si sia conservato e che ci è pervenuto in buono stato di conservazione.

Il Tempio a valle era l’edificio del complesso funerario piramidale adibito al culto del sovrano. Qui avveniva l’imbalsamazione e la cerimonia di apertura della bocca.

E’ composto da mura in blocchi di granito rosso di Assuan, collocati in maniera tutt’ora talmente perfetta che quando ci si ritrova dentro si nutre il dubbio che si tratti di una ricostruzione.

La grande sala a forma di T rovesciata è composta da 16 pilastri monoliti in granito rosso di circa 4 metri che sorreggono imponenti architravi, il tutto poggiante su una pavimentazione in alabastro.

Qui, si trovavano in origine 23 statue del sovrano in diorite : l’unica intatta è impressionante ed è conservata oggi al museo de Il Cairo.

Inutile sottolineare che anche sulla sfinge le teorie meno ortodosse si sprecano anche perché alcune sue caratteristiche sono innegabili come per esempio il fatto che l’enorme testa guarda esattamente nel punto in cui il Sole sorge nel giorno dell’equinozio di Primavera.

Alcuni studi sull’erosione della roccia ( che sembra dovuta a precipitazioni in entità assente dal periodo della datazione ufficiale ai giorni nostri)  vogliono spostare l’origine di quest’opera dal 2500 a.C. al ben più remoto 10500 a. C. periodo in cui, a causa della precessione terrestre, la Sfinge si trovava di fronte alla costellazione del Leone (nel giorno dell’equinozio di primavera al sorgere del sole) di cui, secondo alcuni studiosi ne era proprio la rappresentazione…

Ultima piccola curiosità: il governo egiziano sta realizzando una nuova sede per il Museo Egizio, si troverà non lontano dalla necropoli di Giza e i suoi lavori sono già a buon punto, potete intravedere la costruzione in questa foto scattata dalla biglietteria di entrata vicino alla piramide di Cheope.

La piramide di Cheope, la Sfinge e la necropoli di Giza a Il Cairo ultima modifica: 2019-04-19T17:40:03+01:00 da patrizia

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