Per chi pensa che un blog tour voglia dire -vivere dei luoghi sballottati come marionette da un punto all’altro senza aver modo di vivere e capire dove si è- rispondo che molto dipende da una organizzazione eccellente, dai compagni di viaggio e anche da come tu stesso sei in grado di viverli, e ritagliarti una esperienza che, anche in piccole cose, sia intimamente solo tua. Uno dei momenti più belli di questi 4 giorni alle isole Canarie per esempio è legato a Playa de la Concha.
Avevamo poco tempo e la temperatura non era più caldissima così Damiano, la nostra fantastica guida, ci propone una birretta seduti a un chiosco di italiani, che era proprio in quella spiaggia di fronte al mare e al sole che lentamente scendeva.
Sembrava un posto perfetto! Ordiniamo la nostra birra e questione di un secondo io e quella meravigliosa folle di Elisa di Treasures ci scambiamo solo due parole e stiamo già correndo a tuffarci in mare.
Un tuffo rubato al tempo tiranno ma assolutamente meraviglioso, torniamo grondanti al chiosco giusto in tempo per brindare con i nostri compagni, piccoli attimi che sembrano banali ma che creano ricordi, ricordi di sensazioni che ti legheranno a quel luogo in modo indissolubile e che ti permetteranno di ricordare quel posto negli anni e soprattutto di raccontarlo.
Finita la birra ci spostiamo di poca strada per vedere il sole calare dietro la torre del Castillo del Cotillo un sole rosso che scalda ancor di più l’ocra delle rocce e della sabbia di questa parte dell’isola di Fuerteventura e che rende caldo anche un colore freddo come è il colore del mare
Il tramonto fa il suo lavoro, e noi incantati lo stiamo a guardare
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