Santoña: la capitale delle acciughe del Cantabrico

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Santoña è una bella cittadina sul mare della Cantabria. Si trova all’interno di un piccolo promontorio roccioso, ed è per questo motivo protetta dal mare aperto.

Questa sua posizione l’ha portata ad essere un porto naturale molto privilegiato, e forse è anche per questo che la città di Santoña è il primo porto del mar Cantabrico per l’industria della conservazione del pesce.

Se detta così la cosa può suonarvi poco famigliare, forse nominando le acciughe del Cantabrico avrete una idea più precisa di quello di cui sto parlando. Uno dei prodotti di eccellenza mondiale, ricercate da chef e gourmet di tutto il mondo, si produce proprio in questa piccola cittadina del nord della Spagna.

Santoña è una meta da visitare, con delle lunghe spiagge color ocra molto frequentate nel periodo estivo. In particolare vi consigliamo di fare il giro in barca che dal lungomare di Santoña vi porterà a Laredo ( cittadina che si trova sulla punta opposta che chiude la Baia di Santoña ) costeggiando lo spettacolare promontorio fino alle rocce di Faro del Caballo che potete vedere nella prima foto.

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Visitare una manifattura di acciughe del Cantabrico

Ma una visita a Santoña non può essere fatta senza visitare una delle tante aziende che producono questo prodotto famoso in tutto il mondo: le acciughe del Cantabrico. E questo ve lo suggerisco caldamente per due motivi.

Il primo per capire, vedendo le tecniche di lavorazione, il motivo del costo così elevato di questo prodotto. Il secondo per fare scorta agli shop di queste aziende che hanno prezzi comunque molto più vantaggiosi di quanto possiate trovare in giro! 😉

Molte aziende permettono visite guidate agli stabilimenti, noi siamo stati a Conserve Emilia, una azienda di dimensioni piuttosto grandi.

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Con la visita alla produzione abbiamo potuto vedere l’intero processo produttivo che parte dalla salamoia per arrivare alla lavatura, deliscatura fino ad arrivare al confezionamento vero e proprio.

Cosa abbiamo potuto vedere? Innanzitutto che ogni singolo passaggio è effettuato esclusivamente a mano, non vi è alcun tipo di processo industriale o minimamente meccanizzato e questo garantisce un controllo sulla materia prima pazzesco.

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La fase finale in particolare, quando le acciughe vengono inscatolate è quella più delicata. I filetti vengono ulteriormente passati a mano uno per uno ( cosa che già era avvenuta con la desalinazione) ed è questo che assicura che i filetti rimangano così dolci e assolutamente non salati. In più con le mani ci si assicura che le lische siano state tolte completamente, e con l’aiuto di una forbice vengono private delle pinnette per finire stese, una a una nelle latte, oppure posizionate nei vasetti con la tipica disposizione concentrica.

In questa città si è sviluppato un know how talmente alto nella conservazione di questi pesci, che negli anni da varie parti del mondo sono venuti qui ad apprendere e studiare le tecniche, tra cui anche molti siciliani che hanno poi importato la modalità di conservazione nelle proprie aziende.

Non bisogna poi dimenticare che le temperature del Mare del Cantabrico rendono le acciughe che qui si pescano particolarmente speciali, per questo motivo, quando le acquistate, leggete bene nell’etichetta che sia specificata la provenienza della materia prima, perché alcune aziende vendono, a prezzi minori, anche acciughe lavorate allo stesso modo ma pescate in mari diveri, ottenendo così un buon prodotto ma non l’eccellenza delle vere acciughe del Cantabrico!

Santoña: la capitale delle acciughe del Cantabrico ultima modifica: 2018-06-07T11:57:56+01:00 da patrizia

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