Si parte per…il Giappone! Del perché ho scelto un viaggio semi organizzato.

Mancano pochissime settimane al il mio primo viaggio in Giappone.

Sono molto emozionata, non solo, come può essere facilmente immaginabile, per la unicità della meta ( che da sempre è ai primi posti della classifica dei miei travel dreams) ma anche per il fatto che dopo veramente tanti, tantissimi anni, farò questo viaggio con i miei genitori.

E’ un po’ di tempo infatti che i miei chiedono di poter fare un viaggio insieme, allo stesso tempo so che uno dei sogni di mia madre è quello di visitare il paese del sol levante e allora mi sono fatta coraggio e ho proposto questa destinazione, che è nei desideri di tutti, e dove nessuno di noi è mai stato, per questo nostro viaggio insieme.

Vi potrà sembrare strano usare l’espressione “mi sono fatta coraggio”: di certo non è un sacrificio quello che andrò a compiere, tutt’altro! Vero è però che sarebbe stupido da parte mia non considerare le circostanze che potranno venirsi a creare in una situazione delicata come un viaggio lungo e in una terra che è veramente molto “altro” rispetto a noi.

L’ultimo viaggio fatto insieme fu a New York, c’erano ancora le torri gemelle… da allora io oltre che non essere evidentemente  più la ragazzina che ero all’epoca, sono diventata quella che si considera una viaggiatrice esperta e proprio per questo voglio che l’esperienza per i miei genitori sia più fluida possibile!

Come? Evitando gli stati d’ansia che so prendere mio padre ogni qual volta vi sia una minima esitazione su cosa bisogna fare, e i nervosismi che scuotono mia madre quando non si fa quello che lei ha in mente ( ma che si dimentica di comunicare anche agli altri! ).

Per questi motivi ho escluso a priori l’idea di un viaggio auto organizzato.

Di contro c’è da prendere in considerazione il lato economico di un viaggio che si sa essere tutt’altro che cheap, anche quando ci si muove in autonomia, e mi vedevo un po’ in difficoltà su che direzione prendere.

Poi un giorno sfogliando il sito di Voyage Privé, tra le offerte dei pacchetti vacanze trovo la soluzione a portata di mano.

Una offerta super scontata ( praticamente in tre spendiamo poco più di quello che avevo visto in agenzia per una persona sola ) che include il volo Qatar con la possibilità di aver potuto scegliere la partenza da Venezia, i soggiorni in hotel a Tokyo e a Kyoto, il soggiorno di una notte in un Ryokan tradizionale ad Hakone nel parco nazionale del monte Fuji; il Japan Rail Pass per viaggiare tra le tappe; i trasferimenti da e per l’aeroporto e persino un tour serale guidato del quartiere delle Geishe a Kyoto.

Quello che mi è piaciuto moltissimo di questo pacchetto di viaggio è il fatto di avere le maggiori preoccupazioni pratiche già risolte ( tipo i trasferimenti e la scelta degli alloggi ) e nello stesso tempo la completa autonomia di movimento perché ad eccezione del tour nel quartiere delle Geishe per il resto ci muoveremo in totale autonomia utilizzando il rail pass e senza nessun vincolo di cosa e come visitare.

Questo per me vuol dire evitare a mio padre delle crisi di nervi quando, una volta arrivato, non vedrà alcuna scritta a lui comprensibile, e nello stesso tempo evitare una simile crisi a me nel vedermi obbligata a seguire un gruppo!

Il nostro programma di massima quindi si articola in questo modo:

-tre giorni a Tokyo (con possibili escursioni a Nikko e a Kamakura )

-un giorno ad Hakone

-tre giorni a Kyoto ( da valutare se includere una gita a Nara e una a Hiroshima )

-un giorno a Kanazawa

Ovviamente sono prontissima ad ascoltare tutti i vostri suggerimenti su cosa vedere in questi luoghi, dove mangiare e cosa provare…. partenza il 16 febbraio, quindi dateci dentro!

 

Si parte per…il Giappone! Del perché ho scelto un viaggio semi organizzato. ultima modifica: 2020-01-21T11:26:10+02:00 da patrizia

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