Dopo pochi giorni che sarete in Corsica ci farete l’ abitudine.
Alle tombe.
O meglio, alle cappelle funerarie che costellano le strade, spesso nei punti più belli e panoramici dell’isola. Ci sono zone, come Capo Corso in cui ce n’è una concentrazione maggiore, ma percorrendo tutta l’isola, nei vostri viaggi sarete accompagnati da queste strane costruzioni, a volte isolate, a volte raggruppate in tre o quattro esemplari.
Il rapporto del popolo Corso con i luoghi di sepoltura è molto forte e molto sereno. Lo dimostrano i cimiteri stessi.
Quello di Propriano per esempio, che è una sorta di giardino che si estende senza un vero e proprio confine, attraversando la strada costiera e scendendo quasi a toccare il mare.
O ancora quello enorme di Ajaccio, in cui le tombe monumentali si dispongono in bella mostra lungo la strada che porta a Punta della Parata, inframezzandosi a case senza spesso capire bene dove finisce il cimitero e dove iniziano le case.
Gran parte di queste cappelle sono state costruite tra la fine del XVII e l’inizio del XX secolo, la loro posizione è molto mutevole: a volte intorno ai borghi, molto spesso di fronte al mare, altre volte ancora lungo le strade che si arrampicano sui monti, in posizioni in cui vi è grande respiro. In tutte una cosa è comune: si tratta sempre di luoghi bellissimi quasi a voler garantire al defunto la possibilità di poterne godere la bellezza per l’eternità .
Chi le ha costruite sono state le famiglie importanti, o spesso anche emigranti che ritornati in terra natia con una piccola fortuna, hanno garantito ai cari e a sè stessi una sepoltura mirabile.
Noi non abbiamo potuto vederne l’interno ma nella maggior parte dei casi si tratta di vere cappelle con tanto di altare, ostensorio, dipinti, sculture, candelabri…
L’esterno invece è visibile, e se vi prenderete la briga di fermarvi ad osservare meglio queste costruzioni, che nulla hanno di lugubre, scoprirete dei particolari stupefacenti. Molte sono dotate di un giardino proprio con tanto di cipressi e palme, alcune sono a più piani con scale d’accesso e un ponte per accedere dal cancello lasciando il giardino sotto di sé ( come quella della foto qui sopra scattata nella strada che porta da Centuri a Barcaggio). Altre ancora richiamano elementi del mare imitando per esempio la forma di una nave.
Per quando possa sembrarvi strano, inizierete ad amare le tombe della Corsica, a cercarle, a scrutare l’orizzonte nei punti in cui si trovano, perché lì sarete sicuri di trovare i paesaggi più belli.
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