Il Marais è uno dei quartieri più in voga di Parigi, talmente celebrato da aver perso un pochino quell’aurea veramente parigina per cui tutti ce ne eravamo innamorati perdutamente: l’arrivo dei negozi glamour e delle griffe ha un pochino snaturato il suo fascino. Ma c’è una parte del Marais che è ancora rimasta immune da questa onda di trasformazione. Questa parte si chiama Village St Paul.
Village St Paul non è per nulla “fashion”, ma vi troverete alcune gallerie d’arte d’avanguardia dove le vernici vengono fatte con vino versato in bicchieri di plastica, negozi di antiquariato dove vendono cappelli con la veletta in fianco a vecchie bambole degli anni 80, studi di giovani architetti che lavorano a vista su una delle bellissime piazzette e alcuni deliziosi ed economici bistrot dove sedersi nella poetica calma degli spazi di questo strano villaggio
A Village St Paul sembra di essere tornati indietro nel tempo e di essere sbalzati in un lampo fuori dalla trafficata e glamour Parigi. Questo luogo è un piccolo delizioso segreto.
Ad una delle estremità del Village St Paul si trova l’omonima chiesa dalla bellissima facciata che si estende in verticale e al cui interno sono custoditi alcuni dipinti di Eugène Delacroix e due acquasantiere donate da Victor Hugo.
Attraversando Village St Paul per la larghezza si sbuca in Rue de Jardin St Paul che fa angolo con Rue Charlemagne. Qui vi aspetta un’altra indimenticabile vista di Parigi: le cupole della chiesa di St Paul fanno da sfondo ai bambini che giocano a pallone nel giardino delimitato dal Villaggio e da uno dei pochi resti delle antiche mure parigine, di cui in Rue Charlemagne si intuisce una torre ora inglobata in un bel palazzo.
Se amate Parigi per la sua dimensione umana che mantiene sempre e comunque a dispetto delle sue dimensioni, amerete alla follia questo “segreto” angolo di Parigi a 800 metri da Notre Dame
Piccola curiosità, è in un appartamento non lontano da qui che visse ( e si dice morì) Jim Morrison al 17 di Rue Beautreillis, in un elegante palazzo bianco.
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