Anche quest’anno Vinitaly è arrivato, ha portato la sua ventata di eventi e persone nella piccola Verona, e se ne è andato lasciando gli echi di una sempre grande manifestazione.
Ma di Finest avremo modo di parlarvi altrove più approfonditamente.
Vivere Vinitaly dal primo all’ultimo giorno, dall’apertura alla chiusura di ogni giornata ti da modo di apprezzare non solo vini e cantine ma anche i numerosi eventi collaterali portati avanti da molti consorzi o associazioni di wine makers, che hanno certamente una funzione ludica e pubblicitaria, ma hanno il grande pregio di fare informazione.
Informazione che in un mondo delicato come quello del vino( e dell’alimentazione più in generale) spesso manca.
Uno dei consorzi più attivi in questo senso è stato quello del Prosecco Doc, che, nel suo bel mini padiglione esterno, ha organizzato grazie anche alla sua mente tuttofare Elena Schipani, una serie di incontri da cui personalmente ho ricavato spunti veramente interessanti.
Penso all’intervento di Adua Villa nel tema dei vini naturali ( ma di questo parleremo ancora) o ancora agli approfondimenti di natura tecnica che andavano oltre la promozione della singola DOC, portando avanti un discorso di conoscenza e informazone che non può che giovare a tutti.
E poi ovviamente ci sono loro, gli chef, a cui come sapete bene noi non rimaniamo mai indifferenti, soprattutto quando sono cari amici!
E così abbiamo ritrovato Fabrizio Albini e Fabrizio Barontini in rappresentanza dell’importantissima UIR Unione Ristoratori Italiani che ha collaborato con alcune cantine e ha messo in piedi un bel ristorante aperto al pubblico dove poter fare una tranquilla e rilassante pausa tra un tour de force di cantine e l’altro. Sempre con loro anche il simpaticissimo Luigi Pomata che ha tenuto alcuni seguitissimi showcooking.
