Vietnam del nord – Treno notturno e mercato domenicale di Bac Ha

Diario di un viaggio in VietNam- 2° puntata

Il nostro secondo giorno in Vietnam ( del primo ne ho parlato qui ) è quello che apre la nostra esplorazione della zona montuosa del nord del Vietnam, siamo infatti arrivate la mattina di domenica, molto presto, a Lao Cai, dopo la notte passata in viaggio con il treno notturno.

Il treno notturno da Ha Noi a Lao Cai ( Sa Pa )

treno notturno vietnam hanoi sapa night train

Il viaggio con il night train è a mio parere una delle cosa da provare: un po’ rumoroso e sicuramente ho dormito meglio in altri posti, ma l’insieme dell’esperienza è molto affascinante e tutto sommato devo dire anche comodo, soprattutto pensando che si ottimizzano circa 6 ore di spostamento che altrimenti ti avrebbero mangiato mezza giornata di viaggio.

Inoltre, cosa del tutto non trascurabile, il treno parte da Ha Noi e poco dopo essere uscito dalla stazione attraversa la famosa Train Street, potendo così vedere, da sopra, il passaggio letteralmente in mezzo al cuore della città vecchia, a pochi centimetri dalle persone che vivono, mangiano e bevono in fianco ai binari.

I treni notturni coprono anche altre tratte in VietNam, in direzione centro e sud del paese, la più lunga arriva a Saigon in 32 ore, ma a mio parere a meno che non abbiate un tempo davvero molto lungo per il vostro viaggio, per queste tratte è decisamente più conveniente l’aereo.

In questo caso invece in cui l’alternativa era solo auto o autobus, poter dormire in treno è il modo migliore per ottimizzare i tempi dello spostamento

[ Se siete curiosi di vedere com’è viaggiare in un treno notturno in VietNam, qui trovate il mio reel , mentre in questo altro reel potete vedere l’impressionante passaggio del treno in Train street ]

 

I biglietti sono acquistabili on line oppure in loco: ci sono varie compagnie che si equivalgono in quanto il treno è sempre lo stesso, ma ogni vagone è gestito da una agenzia diversa che lo personalizza con dei dettagli ma sostanzialmente tra uno e l’altro non c’è differenza. Le cabine sono da 4 ma è possibile riservarne una da due ad un prezzo più alto. Il viaggio dura 8 ore, si parte alle 22 da Ha Noi e si arriva alle 6 a Lao Cai per un prezzo intorno ai 30/40 euro a persona per una cabina da 4 o il doppio per una cabina da due.

Ma torniamo al nostro viaggio.

Lao Cai è la stazione che serve la zona montuosa del nord ovest del Vietnam, da qui si prosegue in auto: siamo letteralmente ad un passo dal confine con la Cina, ed infatti nel dirigerci alla nostra meta per un lungo tratto costeggiamo il confine. Ci fermiamo un attimo al paese di Den Mau, appena fuori Lao Cai, luogo di confine dove un lungo ponte pedonale è l’unico passaggio consentito per e da la Cina e gli accessi al ponte sono blindati.

Il mercato domenicale di Bac Ha

Ripartiamo velocemente perché alla meta di oggi dobbiamo arrivare presto: è l’appuntamento che assolutamente non volevamo perdere e che ci ha dettato l’impostazione di tutta la prima parte del nostro viaggio, si tratta del mercato domenicale di Bac Ha, dove arriviamo dopo un paio di ore di macchina da Lao Cai.

mercato domenicale di bac ha

Ma perché tutto questo strepito per un mercato?

Dobbiamo fare una piccola premessa: i Viet sono l’etnia principale del Vietnam, ma non l’unica, anzi: in totale vi sono ben 53 altre diverse etnie che costituiscono il 15% della popolazione dell’intera nazione.

Alcune di queste etnie vivono in questa zona montuosa del Vietnam, e trattandosi di luoghi piuttosto isolati, hanno mantenuto più di altre le loro caratteristiche distintive in fatto di lingua e di costumi.

I mercati domenicali sono delle occasioni importantissime per queste persone che si riuniscono nei centri più grossi, confluendo da tutta l’area, per comprare e vendere animali, attrezzi e cibo.

Questi mercati sono quindi l’occasione per vedere riuniti in poco spazio e nello stesso momento gli incredibili colori e forme degli abiti di queste etnie.

Lo spettacolo è difficilmente descrivibile, l’emozione è quella di sapere di stare assistendo a qualcosa che probabilmente tra non molto non esisterà più e, allo stesso tempo, la paura di stare corrompendo con la propria presenza l’integrità di quello scenario che definire autentico è ridare il vero valore ad una parola oggi troppo, troppo inflazionata.

Delle centinaia di foto fatte ve ne lascio una piccola selezione nella galleria qui sotto.

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Come vedete gli abiti sono estremamente complessi, sono gli abiti della festa, che vengono messi per la visita al mercato, l’appuntamento più importante della settimana. In questa zona l’etnia più diffusa è quella dei Hmong fioriti, tra le più colorate nei loro vestiti tradizionali, all’interno di questa etnia le varianti dei costumi sono moltissime, come già si vede dalle foto.

I copricapo sono dei fazzoletti, spesso annodati in modo squadrato, altre volte con un’anima rigida che crea un effetto cappello. Intorno ai polpacci portano delle strisce di tessuto ricamate che formano delle specie di galosce, sul busto le maglie a toni sgargianti hanno maniche e corpetto ricamati, spesso con una specie di colletto mantellina, in vita cinturoni e foulard sempre in stoffa con motivi e colori a contrasto.

Le gonne se sono lunghe non hanno le galosce, più spesso però sono sotto il ginocchio e sono fatte di tessuto plisettato. Orecchini a cerchio sbalzati e collane enormi in metallo. Borse e marsupi porta bambini seguono le stesse decorazioni e tessuti.

La cosa incredibile è la varietà di colori e fantasie messi nello stesso abito che invece di creare caos e incongruenza delinae una identità fortissima e riconoscibilissima agli appartenenti al gruppo etnico, pur non trovando due persone vestite uguali, di lì in avanti siamo state capaci di riconoscere un Hmong lontano un miglio.

Hmong fioriti mercato domenicale di Bac Ha

 

Le persone e i loro abiti sono stati di sicuro lo spettacolo meraviglioso ed incredibile di questa tappa, tuttavia non da meno erano le merci vendute a questo mercato. Erbe, radici, cortecce, funghi… miriadi di sacchi di cose essiccate di cui cercavamo di intuire l’origine e di cui era inaudito pensare di capirne l’uso.

Animali di tutti i tipi, i vestiti che indossavano e le stoffe per confezionarli, coltelli dalla fattura grezza ma dalla lama affilatissima.

Tra le cose particolari ma decifrabili: il tabacco a montagne venduto a manciate pesate sulla bilancia, oppure fumato sul posto con delle specie di grandi pipe a disposizione degli avventori ( con buona pace di Covid e agenti patogeni vari); dei particolari dolcetti di castagne che venivano fatti sul posto a partire dal frutto bollito e poi cotti sulla griglia… A dire la verità che fossero castagne l’ho capito assaggiandoli perché l’aspetto è molto diverso dalle nostre, ma in ogni caso erano buonissimi!

A poca distanza dalla sede del mercato di Bac Ha si trova il piccolo castello di Hoang A Tuong, una strana costruzione molto deteriorata seppur abbastanza recente ( finita nel 1920) appartenuto ad una famiglia importante che ebbe una parte rilevante nella cosiddetta guerra dell’oppio.

La particolarità di questo palazzo, dalle dimensioni tutto sommato esigue, è il suo stile europeo francese fuso con i canoni cinesi del feng shui e l’uso di materiali secondo la tradizione vietnamita: insieme questo che lo rende assolutamente unico.

topas ecolodge sapa vietnam

La nostra giornata si conclude con il trasferimento a Sa Pa dove pernottiamo al Topas Eco Lodge, un posto molto speciale per la sua posizione completamente immersa nelle terrazze delle risaie che gli fanno da contorno, la sua infinity pool che affaccia le montagne e dove dormiamo infine in un letto cullate non più dall’ondeggiamento delle rotaie ma dal rumore della copiosa pioggia che in serata comincia a cadere.

sa pa topas risaie

Vietnam del nord – Treno notturno e mercato domenicale di Bac Ha ultima modifica: 2023-08-25T16:54:23+02:00 da patrizia

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