Vinitaly è risaputo, è la principale vetrina nazionale e internazionale per i vini italiani.
Cosa vuol dire concretamente questo? Che a Verona in qulle giornate, arrivano buyers internazionali da tutto il mondo interessati ai prodotti enologici di una delle nazioni al mondo più sviluppate in questo campo. L’Italia appunto.
Quello che mi sono sempre chiesta è come mai realtà extra nazionali non approfittino di questo flusso notevole di acquirenti, altrimenti difficilmente raggiungibili ( quantomeno in termini logistico- economici) per far conoscere i loro vini.
Prowein, tanto per citare un altro evento importantissimo, è quasi una tappa obbligata per le cantine italiane, ma lo stesso non può dirsi per altre realtà vinicole europee nei confronti di Vinitaly.
Non vi stupirete se la cosa ci ha subito incuriosito parecchio: se si può viaggiare, anche solo col bicchiere in mano, noi siamo sempre prontissimi!
L’ Andalusia si è presentata non tanto come singole cantine , ma come territorio del vino, sfruttando l’importante manifestazione per fare vera e propria promozione del territorio. In primis con un ampio stand nel fuori Vinitaly, in piazza dei Signori in centro storico, dove era possibile fare una degustazione guidata di vini del territorio, e dove tantissime persone si sono fermate attratte anche dalla figura sempre estremamente affascinante della Veneciadora, colei che con un particolarissimo vestito tradizionale nero e fucsia versa il vino da una piccola botte dentro piccoli bicchierini usando un mestolo che versa il vino facendo un lunghissimo filo con un gesto magistrale ed elegantissimo.
All’interno di Vinitaly, oltre lo stand, hanno poi organizzato una interessantissima degustazione di vari vini tra cui il Vinos de Jerez, che noi conosciamo più comunemente col nome di Sherry.
Scopriamo così che ne esistono ben 10 varietà che si distinguono anche visivamente per le grandi varietà di colore, e non solo: impariamo anche che il metodo per vinificare lo Sherry è molto complesso e ricorda in qualche modo quello del nostro aceto balsamico tradizionale.
L’invecchiamento avviene in botte di legno da cui lo Sherry viene travasato in altre botti di legno posizionate sempre più in basso rispetto alla precedente e sempre più piccole . Quando il vino avrà raggiunto la botte che si trova a terra, il vino è pronto.
A riprova che la Spagna sa bene come investire nel comparto turistico, a termine della degustazione ci viene consegnata una carinissima borsa ( rosa per le donne e nera per gli uomini, esattamente gli stessi colori dell’abito della Veneciadora) con dentro svariati divertentissimi gadgets e un bel po’ di materiale informativo non solo sui vini dell’ Andalusia, ma in generale su itinerari del vino e attrazioni turistiche dell’intera regione.
A completare il tutto, una serata ospitata dal console onorario Spagnolo di Verona, in cui con delle brevi proiezioni hanno definitivamente inserito l’Andalusia nella nostra wish-list di viaggio!! ( lo sapevate…per esempio… che in Andalusia si trova il deserto più ampio d’Europa che è un set cinematografico sfruttatissimo?! Ecco io non lo sapevo!)